Finale di “Amici”: il 15 maggio si decreterà il vincitore di questa stagione

Amici di Maria De Filippi
Finale di Amici 2020

Sarà una finale a cinque quella di Amici 2020: lo ha annunciato la conduttrice Maria De Filippi a telecamere spente alla fine della puntata di sabato nove maggio. Una semifinale battutissima, in cui gli allievi della scuola si sono sfidati per conquistare la maglia dorata. Tre manche di sfide suddivise per circuiti: primo circuito canto, secondo circuito ballo, terzo canto e quarto misto. Il primo ad aggiudicarsi la maglia è il cantante Aka7ven, che con enorme e sentita commozione della sua coach Anna Pettinelli, ritira la prima maglia dorata, assicurandosi un posto in finale.

 

Il circuito ballo, viene invece vinto da Giulia, che batte Alessandro e Serena, aggiudicandosi la seconda maglia. E’ questo uno dei momenti più emozionanti di tutta la semifinale: tutti commossi ed emozionati donano alla ballerina il loro plauso per la conquista del suo posto in finale. Sarà sempre Giulia ad aggiudicarsi il punto Tim, il cui premo finale, ha un valore di trentamila euro.

 

Il terzo circuito riapre la sfida di canto: è Sangiovanni che si aggiudica la maglia dorata e che batte Tancredi, come era accaduto nella prima manche per Aka7even. Sangio vince il punto anche con Deddy, con cui da regolamento segue la sfida anche se appartenente alla sua stessa squadra.

L’ultima sfida viene disputata da due ballerini e due cantanti: i quattro si esibiscono al meglio, e salutano il pubblico ritornando in casetta. Il quarto finalista è Alessandro. E’ da questo momento che a telecamere spente, la conduttrice si collega con i quattro finalisti e annuncia che in realtà la finale sarà a cinque: è Deddy il quinto finalista che dopo essere uscito viene richiamato in studio per la consegna della maglia dorata.

Alessandro riceve un contratto per il progetto Broadway nel musical Dirty Dancing, scelto direttamente da Karl Sydow; Giulia, è la candidata al premio Tim del, valore di trentamila Euro, mentre i cantanti in gara, hanno ricevuto diverse proposte di contratti da diverse case discografiche importanti tra cui la Warner e la Sony. Inoltre, molti inediti, hanno conquistato il disco d’oro e di platino, e restano in vette alle classifiche.

 

Anche la scorsa puntata, lo share è salito alle stelle: numerosissimi sono stati i telespettatori sincronizzati su Canal 5: il talent show italiano più seguito di sempre, conferma il suo successo. Una formula indovinata, una un trampolino di lancio per giovani talenti, un programma amato dal grande pubblico.

Prince, l’artista poliedrico: il nuovo album dopo cinque anni dalla sua morte

Prince
Il nuovo album di Prince

Poliedrico, talentuoso, immenso: Roger Nelson, in arte “Prince”, è stato uno dei più grandi artisti dello scenario della musica internazionale. Il suo estro si rifletteva in una creatività straordinaria, spingendolo alla costante ricerca di una sonorità sempre riconoscibile e personalissima allo stesso tempo. I suoi virtuosismi canori, il graffio soave delle sue corde vocali, le sue armonie chitarristiche, hanno rimarcato la sua unicità: Prince, era un interprete a tuttotondo, un mix tra Marvin Gaye, Charlie Chaplin e Jimmy Hendrix, un animale da palcoscenico, o più semplicemente un genio.

 

Sfrontato e profondo, comunicava attraverso la sua musica un idealismo futuristico: Prince ha cavalcato l’onda del successo e l’onda della verità, di cui è sempre andato affannosamente alla ricerca, attraverso un percorso artistico che lo ha portato a fluttuare tra le stelle. Aveva solo 19 anni quando ha firmato il suo primo contratto con la Warner, ed era già considerato il re del pop, del soul, del funky, del metal, del rock, perché Prince incarnava nella sua arte musicale una poliedricità di generi, che la sua genialità riusciva a coniugare in una musica che è stata amata da intere generazioni.

 

Purple Rain segna l’apice del suo successo: un album che diventa la colonna sonora dell’omonimo film, di cui vengono vendute 13 milioni di copie in un anno. Prince, è come il testo e la melodia delle sue canzoni: malinconico, forte, struggente, profondo, come la sua Purple Rain, come la sua meravigliosa arte, completa.

La sua vita da star, è stata segnata da momenti di gloria, ma anche da momenti di down: i suoi numerosi ritiri dalle scene, erano una sorta di forma di protesta verso un’industria musicale a cui non sempre sentiva di appartenere; ai lunghi silenzi, si sono susseguiti nuovi e trionfali ritorni, e questi up and down, hanno contrassegnato tutta la sua vita e la sua carriera artistica.

 

A cinque anni dalla sua morte, avvenuta il 21 aprile del 2016 per overdose di oppiacei, Prince ritorna a cavalcare l’onda. E’ tipico degli immortali, tipico dei mostri di genere, degli artisti senza tempo, cosi poco centrati e allo stesso tempo eterni. I suoi familiari hanno rinvenuto un’intera discografia, mai lanciata, un preziosissimo patrimonio, che presto diventerà noto per il suo amato pubblico. Il 30 luglio, sarà pubblicato uno dei suoi inediti Welcome 2 America, che racconta della sua visione di una società che cambia che si evolve, non sempre in positivo. Tutte le speranze, i sogni e le preoccupazioni verso il futuro americano, sono raccolte in migliaia di canzoni, che presto faranno emozionare ancora milioni e milioni di fan.

Lucio Dalla, analisi dell’album che ha rivoluzionato la musica italiana

Al giorno d’oggi siamo abituati a vivere con lo smartphone sempre in mano, con le playlist di Spotify e a volte, nella miriade di canzoni tra cui scegliere, è anche difficile individuare quelle canzoni che hanno tutte le carte in regola per scrivere delle pagine di storia importanti nel mondo della musica.

Lucio Dalla
Lucio Dalla

Alla scoperta del giradischi, cosa c’è da sapere Dove cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze

Per chi intende iniziare a collezionare vinili, dovrà acquistare in primis un giradischi, ad esempio scegliendo tra i migliori giradischi su Amazon.

Ma da dove cominciare? La scelta è apparentemente infinita. Un disco in vinile contiene un piccolo solco che va dal bordo esterno al centro del disco. Il solco è impresso con una serie di creste che è impercettibile dall’occhio umano.

Quando si posiziona l’ago del giradischi sul disco, il disco inizia a girare e l’ago inizia a viaggiare lungo il solco. Mentre si muove, le creste fanno vibrare l’ago e queste vibrazioni si trasformano in onde sonore. Le onde, a loro volta, si amplificano e diventano musica.

giradischi
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I Maneskin conquistano il podio: trionfa il Rock a Sanremo

I Maneskin conquistano il leone d’oro e vincono il settantunesimo Festival di Sanremo: “Zitti e buoni”, è un graffio, uno squarcio, una rottura nella tela dolce e nostalgica intrecciata dalle melodie armoniose del Festival della Canzone Italiana. Una risposta nuova, quella della giuria, dell’orchestra, della sala stampa e del pubblico, giudice sovrano. Una vittoria inaspettata che ribalta la classifica delle cinque serate del Festival, nelle quali si era costantemente classificato primo, il brano di Ermal Meta, “Un milione di cose da dirti”, che invece si classifica al terzo posto, vincendo il premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale, assegnato dall’orchestra; si classificano al secondo posto, Fedez e Francesca Michelin, con “Chiamami per nome”.

 

“Una vittoria meritata”, è ciò che affermano giornalisti e cultori musicali: i Maneskin hanno ribaltato le dinamiche del Festival, portando sul palco dell’Ariston un mesh-up, un pezzo rock, un look anni ’80, un nuovo brio. E’ l’evolversi della musica, il naturale cambiamento che ha interessato anche la struttura musicale del Festival, che in un anno particolare come questo, ha portato sul palco un vero e proprio spettacolo. I Maneskin, vincitori di X Factor 2017, hanno costruito il loro percorsi artistico nel tempo: a seguito del contratto con la Sony, il brano “Torna a casa” ha scalato le vette di tutte le classifiche, aggiudicandosi il quintuplo disco di Platino; nel 2018, al Wind Music Awards, hanno ricevuto un Cd di Platino per il loro disco Chisen. Tornano a Sanremo quest’anno e vincono il leone d’oro.

I Maneskin Vincono
Vincitori del settantunesimo Festival della Canzone Italiana

Vincitori che rompono gli schemi, un Festival che è stato uno spettacolo: lo raccontano a “Porta a Porta”, i primi tre classificati e il direttore artistico Amadeus. Un Ariston senza pubblico, i presentatori, che improvvisano, scendono e passeggiano tra le poltrone vuote, improvvisano, si travestono, intervistano. Una macchina perfettamente collaudata, quella di Amadeus e Fiorello, che sono stati accompagnati da co-conduttrici d’eccezione, che hanno donato spessore e momenti di riflessione con i loro interventi.

Achille Lauro, presente in tutti i quadri in tutte e cinque le serate del Festival, regala dei quadri, delle interpretazioni toccanti, anarchiche, profonde e struggenti. Laura Pausini che balla e canta con i due conduttori e ringrazia per il Golden Globe. Un Festival dove applaudiva solo l’orchestra, un Festival diverso, dove tutto è stato nuovo in qualche modo.

Scalano le classifiche i Maneskin, ancora increduli, in lacrime durante la premiazione, che li vede vittoriosi.

 

 

La VR come nuovo stimolo mentale terapeutico

vr stimolo mentale terapeutico

Uno dei modi migliori per affrontare i diversi livelli di stress che attraversiamo nella vita è la meditazione.

Attualmente una delle novità più interessanti in merito è rappresentata dalla VR che, dopo essersi sviluppata principalmente attorno al mondo del gioco come la slot gratis Book of Ra, si sta approcciando anche al mercato del miglioramento della salute mentale.

I principi di base sono consolidati da anni, ma ancora servono studi specifici per portare la disponibilità della VR al pubblico più vasto.

La maggior parte delle aziende che operano in questo spazio si concentra sullo sviluppo di strumenti clinici utilizzati direttamente da personale specializzato. Ma in alcuni anni dovremmo poter ottenere ulteriori dati per valutare adeguatamente nuove modalità di trattamento a distanza.

Fino a quel momento, ci si può aspettare un’esplosione di app che fanno vari tipi di proclami, alcune della quali supportate dai dati, mentre altre no.

Ci sono varie applicazioni che possono guidarci attraverso metodi intenzionali di respirazione e renderci positivi. Varie app consentono di impostare timer utili per le sessioni e aiutano a visualizzare se stessi in luoghi tranquilli come spiagge e prati.  Ma sull’efficacia di tali strumenti si possono fare delle osservazioni più specifiche.

Queste applicazioni hanno diverse funzioni, alcune offrono centinaia di meditazioni guidate, mentre altre funzionano solo come timer. Uno dei vantaggi da non discutere consiste nelle meditazioni guidata che possono essere particolarmente utili per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di esercizio.

Invece, un motivo di riflessione sull’uso delle app è insito proprio alla piattaforma alla quale sono legate, cioè lo smartphone. Infatti, è noto che un uso smodato dei dispositivi mobile può portare ad un peggioramento delle condizioni mentali, e per una parte considerevole di praticanti di meditazione è importante riuscire a ottenere un controllo sugli stimoli esterni dati dai cellulari.

Inoltre, è difficile risalire a fonti tecniche per gli obiettivi che molte di queste app promettono, il che non vuol dire che in automatico non funzionino; ma almeno bisogna essere consapevoli che si sta interagendo con qualcosa di cui non si hanno feedback reali dimostrati. Molte persone che hanno bisogno di aiuto e lo cercano in queste app dovrebbero essere messe in guardia, piuttosto che venire bombardati dalle solite promesse di marketing.

Concludendo, è chiaro che queste app non possono sostituire i benefici di una consultazione diretta o di un trattamento, almeno fino a quanto non saranno raccolti i dati necessari, cosa che è assolutamente auspicabile da fare in questi anni.

Ospiti di Sanremo 2021: tutte le novità sul festival della canzone italiana

Il countdown sta per finire: -2 giorni all’inizio della nuova edizione del Festival della Canzone Italiana, quest’anno particolarmente desiderata e attesa. Si è molto discusso sulla scelta del Palinsesto Rai: l’inarrestabile emergenza sanitaria, ha richiesto l’attivazione di un meccanismo di controlli estremamente serrato e attento. Tutto il personale è costantemente tamponato e monitorato, cosi da poter realizzare l’evento in tutta sicurezza. Il festival  di Sanremo 2021 inizierà il 2 marzo 2021 e durerà fino al 6 marzo. I fan sono in trepidazione e aspettano gli ospiti. Uno di questi sarà la cantante Emma Marrone.

 

La tanto amata cantante salentina, salirà sul palco per accompagnare Achille Lauro, ospite fisso del festival di Sanremo 2021. Lo stravagante Lauro, che aveva già sbalordito e sorpreso il pubblico del festival negli scorsi anni, ha dichiarato che quest’anno intende fare qualcosa di sbalorditivo e unico. Le aspettative per la sua esibizione sono altissime: la spettacolare ed esplosiva Emma accanto all’anticonformista e rivoluzionario Lauro,  il mesh-up di queste due voci, e la particolarità data dal tocco innovativo di entrambi, potrebbe davvero rapire il pubblico.

Ospiti di Sanremo 2021
Tra gli ospiti di Sanremo Emma

Emma Marrone, si esibirà il 4 marzo 2021, in uno dei quadri di Achille Lauro: entrambi i cantanti hanno postato una loro foto insieme nelle loro Stories, annunciando il connubio musicale di quest’anno. L’emozione è da parte di entrambi e per entrambi.

Ospiti di Sanremo 2021 per una sola serata sono invece: I Negramaro, Loredana Bertè -che presenterà un medley delle sue canzoni e il su nuovo singolo, e ancora ci saranno Ornella Vanoni e Francesco Gabbani in un duo, Andrea Morricone che dirigerà l’orchestra in onore di so padre, Il Volo, Alberto Tomba e Federica Pellegrini che annunceranno le Olimpiadi del 2026, e Schwazwer, il marciatore.

 

Il teatro Ariston, quest’anno sarà vuoto, privo di pubblico: l’innalzamento dell’Rt in tutta Italia e i dati preoccupanti in relazione alle varianti, hanno condotto a questa scelta, quella di non rinunciare al festival di Sanremo, ma di realizzarlo nella massima sicurezza. Non ci saranno passerelle, fan in delirio, e soprattutto non ci sarà il pubblico ad applaudire in sala per questo Sanremo 2021 Sarà un festival diverso, un festival che sarà ricordato; diverso dunque, ma non meno emozionante, sia per i suoi contenuti, per lo spessore qualitativo dei cantanti, per i testi, per gli ospiti, e perché rappresenta una sorta di speranza verso un ritorno alla normalità.

 

Il festival di Sanremo, è sempre stato considerato un appuntamento Rai importantissimo: l’evento forse più importante prodotto dalla Televisione Italiana per oltre settant’anni: il direttore artistico Amadeus e il mattatore e presentatore Fiorello, apriranno il 2 marzo 2021… E sarà un festival da ricordare.

Gabry Ponte ricoverato per un intervento al cuore: “Non va a tempo”

gabry ponte ricoverato

Gabry Ponte ricoverato all’ospedale per sottoporsi a un intervento al cuore. Il DJ e produttore torinese è comparso in pigiama sui social per annunciare ai suoi follower che dovrà essere operato per un problema congenito di natura degenerativa che fino ad oggi non gli ha creato problemi, ma che ora deve essere risolto.

C’è grande apprensione, in queste ore, dopo la notizia su Gabry Ponte ricoverato che tuttavia non perde l’ironia: “Non va a tempo”, scrive l’artista sui social e per questo chiede ai suoi fan di mandargli tanta energia positiva e i più affettuosi auguri.

Ciao devo dirvi una cosa.. Sto per affrontare un’operazione un po’ complicata per cercare di risolvere un problemino che mi insegue ormai da tanti anni: il mio cuore , ironia della sorte, non va a tempo per colpa di una delle valvole principali al suo interno che è malata, e non funziona bene. Si tratta di una malattia congenita (leggasi difetto di fabbrica) che purtroppo è degenerativa..ho avuto una vita normale finora, come potete vedere dalle tante foto in cui faccio ogni tipo di sport, ma i medici che ormai da anni mi seguono mi hanno detto che ho raggiunto uno stadio in cui se non mi opero andrò incontro a complicazioni…e a noi non piacciono le complicazioni vero? Quindi eccomi qua! Tra un po’ me ne vado sotto i ferri per fare questo tagliando importante, e poi approfitterò di questo periodo di “stop” forzato dai concerti per rimettermi in forze e tornare più carico che mai!! Fatemi gli auguri e mandate tanta energia positiva, ci sentiamo presto!

Una notizia inaspettata e che da questo momento crea una grande attesa. Domani Gabry Ponte verrà operato per scongiurare complicazioni e per questo gli amici e i colleghi gli si stringono intorno per augurargli una pronta guarigione. Non mancano i messaggi degli artisti, da Umberto Tozzi ad Alexia, comprese Sabrina SalernoPaola Iezzi, ma anche Benji Mascolo e lo stesso team di Spotify Italia che gli scrive: “Ti vogliamo bene”.

Nell’attesa dell’intervento Gabry Ponte, ricoverato in un ospedale non specificato, mostra a tutti un sorriso amaro, uno sguardo preoccupato ma che tuttavia lotta per restare sereno e positivo, proprio come richiesto ai suoi stessi contatti.

Ecco di seguito il messaggio diventato virale sui social che mostra Gabry Ponte ricoverato a meno di 24 ore dall’intervento che lo aiuterà a ritornare in perfetta salute, pronto per riprendere con la sua musica.

 

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È morto Phil Spector, produttore dei Beatles e inventore del Wall Of Sound

morto phil spector

Travolto da complicazioni dovute al Covid, è morto Phil Spector. Produttore e genio, ma anche omicida. La notizia è stata riportata da TMZ e ora compare su tutti gli organi di stampa del mondo.

L’omicidio di Lara Clarkson

Phil Spector si trovava all’ospedale da 4 settimane circa dopo aver contratto il Covid-19. Lo storico produttore stava scontando la sua pena nel penitenziario di Corcoran, California, a seguito dell’omicidio della modella Lana Clarkson uccisa a Los Angeles con un colpo di pistola alla bocca. Spector era stato condannato nel 2009.

La modella fu trovata morta il 3 febbraio 2003 e Phil Spector si difese spiegando che si trattava di “suicidio accidentale”. In un primo momento il produttore fu liberato dietro il pagamento di una cauzione ma fu condannato in via definitiva nel 2009 per omicidio di secondo grado.

Il Wall Of Sound

Il nome di Phil Spector è collegato ai Beatles, a John Lennon, a Tina Turner, a Leonard Cohen ma soprattutto al Wall of Sound. Si trattava di una tecnica rivoluzionaria che negli anni ’60 creò il sincretismo tra il pop, il rock e la musica sinfonica. Phil Spector voleva dimostrare il pop e il rock non erano destinati a rimanere sempre negli stessi canoni, per questo sperimentò l’apporto di incisioni orchestrali per poi combinare le due realtà in fase di mixaggio.

Il risultato, appunto, era un muro del suono che trasportava l’ascoltatore in un’esperienza sonora unica. Quintessenza della rivoluzione iniziata con Phil Spector fu il brano Be My Baby interpretato dalle Ronettes.

La sua tecnica fu pura salvezza per l’album Let It Be dei Beatles. Inizialmente il missaggio era stato affidato all’ingegnere della EMI Glyn Johns per il mixaggio, ma i Fab Four lo rifiutarono. Per questo fu coinvolto Phil Spector che apportò al disco tutte le modifiche tipiche del suo stile.

La band, in quel periodo, viveva le forti tensioni interne che di lì a poco avrebbero portato allo scioglimento. Paul McCartney, in particolare, andò su tutte le furie nel constatare che dei brani originali era rimasto poco, specialmente The Long And Winding Road.

Successivamente però Sir Paul accettò la novità e ancora oggi esegue il brano dal vivo con l’arrangiamento di Phil Spector.

La morte

Il produttore e inventore del Wall of Sound si è spento all’ospedale all’età di 81 anni. Ora che è morto Phil Spector, per il momento, non arrivano messaggi dai profili social dei Beatles, di Paul McCartney e di Ringo Starr, ma potrebbero arrivare nelle prossime ore.

“Grease è sessista e misogino”, la polemica dal Regno Unito

grease è sessista e misogino

Grease è sessista e misogino, questo il grido di indignazione proveniente dal Regno Unito. La polemica si è scatenata a seguito della messa in onda del film musical cult sulla BBC1 il 26 dicembre 2020, festa di Santo Stefano.

“Grease è sessista e misogino, ma anche omofobo e razzista”

Non solo sessistamisoginoGrease sarebbe anche omofoborazzista. Il coro si è alzato principalmente da parte di alcuni utenti che aderiscono al movimento MeToo e alle proteste del Black Lives Matter. Stiamo parlando proprio del film di Randal Kleiser uscito nel 1978 con John Travolta nel ruolo di Danny Zuko e Olivia Newton-John nel ruolo di Sandy Olsson, ambientato negli anni ’50 e che racconta la storia d’amore tra due ragazzi.

“Grease incita allo stupro”

Secondo i giovani che protestano sui social il personaggio di Sandy Olsson lancerebbe un messaggio negativo: la ragazza, infatti, all’inizio del film è un’innocente studentessa per poi trasformarsi in una donna dalla personalità più aggressiva. Come riporta l’Adnkronos, addirittura c’è chi definisce Grease con il termine “rapey”, dunque inciterebbe allo stupro.

Il seme della discordia, in questo caso, è il testo del brano Summer Nights che in un verso recita: “Tell me more, tell me more, did she put up a fight?”, ovvero: “Dimmi di più, dimmi di più, lei ha lottato?”, una frase che per tantissimi utenti sarebbe una normalizzazione della violenza sessuale.

“Grease è razzista”

Ancora, la presenza di personaggi esclusivamente caucasici all’interno di Grease ha fatto storcere il naso ai giovani che hanno sollevato la protesta, che tuttavia sembrano non considerare che il film è ambientato negli Stati Uniti degli anni ’50 e per questo non sono presenti nemmeno coppie omosessuali. A riportare per primo tutte le contestazioni indirizzate al film cult è stato il Daily Mail.

Olivia Newton-John: “Grease è un film che non si prende troppo sul serio”

L’attrice principale Olivia Newton-John ha risposto alle polemiche: “Parliamo di un film divertente che non ho preso sul serio nemmeno io mentre si girava”. Questa è la dichiarazione completa dell’attrice rilasciata al The Guardian:

È solo un film. È una storia degli anni Cinquanta, anni in cui le cose erano sensibilmente diverse. Tutti dimenticano che, alla fine, anche lui cambia per lei. Sandy è solo una ragazza che ama un ragazzo, e pensa che se proverà a cambiare, riuscirà nel suo intento. È una cosa abbastanza reale. Le persone lo fanno l’una per l’altra. Grease è solamente una divertente storia d’amore.

Grease è sessista e misogino? Certo che no, e lo dicono gli stessi interpreti.

Quel Capodanno a San Francisco con Red Hot Chili Peppers, Nirvana e Pearl Jam del 1991

Era il 1991, l’anno che rappresentò il definitivo punto di rottura, ed era Capodanno. I Red Hot Chili Peppers, in quell’anno, avevano sfornato il capolavoro Blood Sugar Sex Magik; i Pearl Jam avevano lanciato il disco di debutto Ten e i Nirvana erano appena diventati una leggenda con Nevermind.

Nel 1991 le tre band partirono insieme per un tour con una prima data il 28 dicembre. Il 31 dicembre il mondo era diviso tra le 3 band che tenevano le redini delle nuove generazioni e i Grateful Dead che a San Francisco avrebbero salutato l’anno uscente. Un’intera generazione scelse per quella grande e storica venue al Cow Palace della stessa città. Rolling Stone, all’epoca, scrisse che le tre band avevano letteralmente oscurato i Grateful Dead.

Più nello specifico: “16.000 fan che hanno affollato l’arena esaurita hanno celebrato una vittoria di massa per una nuova estetica rock”. Non solo. Quando Eddie Vedder salì sul palco si concesse anche di sfottere quelli dell’altra venue: “Volete ascoltare un po’ di canzone dei Dead?, ottenendo risate e fischi di derisione.

Il risultato fu un manifesto: nel 1991 il mondo della musica e della scena alternativa tutta era definitamente cambiato. Pur se i Red Hot Chili Peppers figuravano come headliner anche nel cartellone, i Nirvana rubarono la scena grazie alla loro performance che metteva insieme la rabbia adolescenziale, i flam e le rullate di Dave Grohl e la devastazione finale che aveva già trovato scuola negli Who.

I Red Hot Chili Peppers riuscono a riprendersi il pubblico, impossibile il contrario dal momento che il funk rock di Anthony Kiedis e soci aveva, ha e avrà sempre l’energia più adatta per trascinare in pista intere folle di ragazzi.

Rock. In una parola. Lo stesso che negli anni ’50 ribaltava i tavolini, che negli anni ’70 ribaltava le persone che avevano appena inaugurato il pogo che non piaceva nei piccoli club e lo stesso che ora, nel 1991, si componeva con devastazioni sul palco, manifesti generazionali e tanta potenza di suono. Un Capodanno che oggi possiamo soltanto invidiare, visto che non capita tutti i giorni di partecipare a un evento in cui sul palco arrivano tre leggende della scena alternative degli ultimi 30 anni.

 

Patti Smith su Donald Trump e il suo mandato: “Abbiamo vissuto un’atmosfera terribile”

patti smith su donald trump

Scoprire il pensiero di Patti Smith su Donald Trump non ci sorprende, anche per la Sacerdotessa del rock non si è mai tirata indietro dal dire la sua sul mondo contemporaneo. Un mondo, questo, di cui il tycoon è stato inevitabilmente uno dei protagonisti e per questo è stato più volte oggetto di prese di posizione dai grandi nomi del pop e del rock.

Taylor Swift, Lady Gaga, Bruce Springsteen, Madonna e tantissimi altri hanno più volte manifestato il dissenso attraverso i social e nelle occasioni pubbliche. Patti Smith, addirittura, una volta ha incontrato Donald Trump in persona e ciò che ha sentito non è stato piacevole.

Lo ha rivelato, la cantautrice di Because The Night, in un’intervista rilasciata al The Guardian:

L’ho incontrato a New York nel corso degli anni e l’ho trovato una persona orribile, narcisista e solo un cattivo uomo d’affari. Ho visto i detriti dei suoi affari. Penso che il danno che ha fatto si farà sentire per molto tempo. Non sarà così facile venirne fuori, perché a livello globale ha dato potere a persone con una mente simile alla sua.

Per questo il trionfo di Joe Biden e l’inizio del suo mandato sono un motivo di sollievo psicologico, come dice la Sacerdotessa. “Sono ottimista per natura, ho sempre speranza nelle cose”, dice Patti Smith. Le piace, e parecchio, cercare le metafore anche nei grandi argomenti di attualità. Per questo la voce di Dancing Barefoot immagina gli Stati Uniti come una grande casa da riassettare prima di una ripartenza.

Ciò che conta è cercare di ripulire un po’ del suo casino e rimettere un po’ di ordine. Lo sto facendo a casa mia. Sono una persona disordinata e so che prima di poter fare qualcosa di creativo o eccitante devo prima cancellare tutto.

Donald Trump, nel 2020, si è distinto per le invettive contro il movimento Black Lives Matter, per le prese di posizione contro l’OMS in termini di contenimento della pandemia del Covid-19 e, nel corso del suo mandato, per la politica sull’immigrazione. Per questo il pensiero di Patti Smith su Donald Trump arriva oggi, alla fine del 2020: la Sacerdotessa fa il punto una volta che il tycoon è uscito di scena, per non dimenticare ciò che è stato.