La prima apparizione di James Hetfield dei Metallica fuori dal rehab

Photo by Master of Paraguay

Ci eravamo preoccupati, è vero, quando abbiamo saputo che James Hetfield dei Metallica aveva portato la sua band a interrompere un tour in Australia e Nuova Zelanda perché costretto a ritornare al rehab per disintossicarsi dalle dipendenze da alcol e altre sostanze. Era il settembre 2019 e l’amico e compagno di viaggio Lars Ulrich, batterista dei Four Horsemen per antonomasia, aveva rassicurato i fan dicendo che il frontman della band di Master Of Puppets stava facendo del suo meglio per ritornare in salute e ritrovare se stesso.

Abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo, ora, vedendo che James Hetfield dei Metallica è comparso per la prima volta in pubblico dopo il ricovero. Il 30 gennaio, infatti, il musicista e cantante dei Four Horsemen ha partecipato all’inauguruazione dell’esposizione Reclaimed Rust: The James Hetfield Collection presso “Peterson Automotive Museum” di Los Angeles. Il musicista è da sempre un appassionato di automotive e per questo ha esposto 10 suoi modelli customizzati di automobili.

Ciò che ha entusiasmato i suoi fan, tuttavia, non è stata la sua collezione di auto personalizzate: James Hetfield dei Metallica, come scrive Metalitalia, appariva in ottima salute e di ottimo umore, e le foto pubblicate sui social lo dimostrano. Mr. Hetfield appare sorridente e disteso, sobrio nella sua camicia azzurra e anche in discreta forma fisica.

Una passione, quella di Hetfield per le automobili, che si coniuga con la sua creatività nel mondo della musica. James Hetfield ha sempre dichiarato:

Le auto per me sono una forma di libertà e di espressione assoluta della passione dei loro creatori. Credo che i modelli che ho costruito in questi anni strizzino un occhio al futuro, mostrando assoluto rispetto e riverenza nei confronti dei veicoli classici che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale.

Che ne sarà del tour dei Metallica? E che ne sarà del nuovo album? Loudwire riporta che James, interrogato durante l’inaugurazione, ha detto di non sapere cosa accadrà in casa Metallica in termini di musica in studio, ma intanto sul sito ufficiale dei Metallica troviamo ancora le date di marzo, aprile, maggio, settembre e ottobre del tour interrotto a settembre 2019.

James Hetfield dei Metallica, in ogni caso, è tornato e sembra stare bene.

Nuovo album degli Smashing Pumpkins in arrivo? Billy Corgan: “Siamo al lavoro su 21 brani”

Capire se abbiamo bisogno di un nuovo album degli Smashing Pumpkins non è facile, specie dopo tutto ciò che è venuto fuori da Shiny And Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No Past. No Future. No Sun. Un album oggettivamente pesante e di difficilmente digeribile, anche se siamo un po’ colpevoli di esserci nutriti per anni della parabola meravigliosa partita alla grande con Gish (1991) e terminata – tuttavia – dignitosamente con Machina/The Machines Of God (2000). Tutto ciò che è venuto dopo è stata una parabola discendente, ad eccezione di qualche rara perla presente in Zeitgeist (2007) e Oceania (2012).

Eppure il Billy internazionale, durante un’intervista rilasciata alla trasmissione radiofonica The Buzz, ha rivelato:

Sono attualmente 21 brani. Ci sto lavorando da oltre un anno. È piuttosto diverso, in senso positivo, penso. A tutti quelli che l’hanno sentito piace molto, quindi è un buon segno. Faremo un tour. Suoneremo allo Shaky Knees, un grande festival ad Atlanta, penso in aprile o maggio. Non sono sicuro se suoneremo a Nashville quest’anno. In realtà, penso che potremmo. Potrei conferire un segreto. Potremmo fare un piccolo concerto a sorpresa.

Non è ancora possibile conoscere il titolo né la data di pubblicazione del nuovo album degli Smashing Pumpkins, anche se ultimamente Billy Corgan si è dimostrato in costante attività. A novembre, infatti, è uscito il suo nuovo album da solista Cotillions: Part I.

Non ci resta che interrogarci su cosa voglia dire che i nuovi brani hanno “qualcosa di diverso”, perché già dai tempi di Shiny And Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No Past. No Future. No Sun ci aspettavamo grandi nomi dal momento che avevamo assistito al ritorno di due membri della storica formazione, il batterista Jimmy Chamberlin e il chitarrista James Iha.

Una cosa è certa: le performance dal vivo sono nettamente migliorate. Eravamo stanchi di ascoltare i brani suonati in modo sgraziato e spento, e quando la band di Chicago è salita sul palco del Firenze Rocks nello scorso giugno – nella stessa giornata dei Dream Theatre e dei Tool – abbiamo ritrovato quella decadente energia che era tipica degli anni ’90.

Sul nuovo album degli Smashing Pumpkins, per ora, non si hanno altre informazioni.

Junior Cally a Sanremo, parla Enzo Mazza della FIMI: “No censure, il rap ha un linguaggio crudo”

La presenza di Junior Cally a Sanremo tra i Big della kermesse che avrà luogo dal 4 all’8 febbraio 2020 ha scatenato polemiche. A sollevare la voce più grossa è stato il presidente della Rai, Marcello Foa, che in una nota ha considerato “eticamente inaccettabile” la presenza del rapper durante il Festival della Canzone Italiana, che con questa edizione raggiunge il 70° appuntamento.

Foa, infatti, scrive:

Il Festival, tanto più in occasione del suo 70.esimo anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani.

Non manca la polemica con il direttore artistico Amadeus, che viene invitato da Foa a riportare il Festival nella giusta dimensione. La stessa protesta è stata sollevata da una lettera presentata da 29 deputate indirizzata alla commissione di vigilanza sulla Rai, all’amministratore delegato Salini, al consiglio di amministrazione di viale Mazzini e all’Usigrai. Tra le firmatarie compaiono Laura BoldriniMarianna Madia del PD e Rossella Muroni di Liberi E Uguali. Nella lettera, inoltre, le firmatarie invitano il direttore artistico del Festival a chiedere scusa alle donne per la frase pronunciata durante la conferenza stampa verso Francesca Sofia Novello.

Il seme della discordia è stata, soprattutto, la carriera di Junior Cally. Al centro delle polemiche troviamo i suoi testi, che in casi come Strega il rapper canta: Si chiama Gioia perché fa la tr..a. Questa non sa cosa dice, porca tr..a quanto c…o chiacchiera. L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera“. 

Per difendere la presenza di Junior Cally Sanremo, tuttavia, è intervenuto in queste ore Enzo Mazza, amministratore delegato della Federazione dell’Industria Musicale (FIMI) con una comunicazione inviata all’ANSA:

Quando si affrontano questioni che riguardano la creatività artistica, è evidente che si debba procedere con la massima cautela per evitare fenomeni di vera e propria censura. Il rap, e più in generale la musica urban, è costituito da forme di linguaggio spesso molto crude e dirette. È un genere musicale che non a caso, prima negli Stati Uniti, poi in Europa e Italia, ha goduto di un crescente successo tra le nuove generazioni. Streaming e smartphone ne hanno amplificato l’audience tra millennial e generazione Z.

Negli ultimi anni il Festival ha cercato di avvicinarsi ai giovani e ha dovuto necessariamente fare i conti con un repertorio ‘difficile’ per il pubblico tradizionale. Ma è un’evoluzione irreversibile della quale bisogna comprendere gli scenari nei quali si sviluppa e il linguaggio che si traduce poi in musica e in liriche. Per i teenager di oggi i rapper sono spesso ciò che per le nostre generazioni hanno rappresentato Battisti, De André o i Pink Floyd.

Le polemiche sulla presenza di Junior Cally a Sanremo non sembrano destinate a spegnersi.

Darkness di Eminem, la storia che ha ispirato il testo e il video

Darkness di Eminem è uscito a sorpresa, e di sorpresa dobbiamo parlare se ci riferiamo a bensì un intero album uscito senza preavviso durante la notte. Music To Be Murdered By è il titolo del nuovo album di Marshal Mathers, due anni dopo Kamikaze e che si presenta con il brano Darkness, accompagnato da un testo e un video di forte impatto.

La canzone, infatti, prende ispirazione dalla strage di Las Vegas dell’1 ottobre 2017, quando l’ex impresario Stephen Paddock uccise 59 persone sparando sul pubblico di un concerto country dalla stanza del suo hotel.

Erano le 22:05 e lungo la Las Vegas Strip, più precisamente in località Paradise, si stava tenendo un festival di musica country al quale partecipavano 22.000 persone. Stephen Paddock, 64 anni, soggiornava al Mandala Bay Hotel da 4 giorni e con sé aveva 21 valigie dentro le quali aveva portato con sé 23 armi da fuoco.

Dalla sua stanza al 32° piano, intorno alle 22:05, Paddock iniziò a sparare sulla folla mentre si esibiva il cantante Jason Aldean. All’inizio la gente non si allarmò in quanto si credeva che quei tonfi fossero dovuti a dei fuochi d’artificio. Durante la strage morirono 58 persone, 59 con il killer. Gli agenti localizzarono la sua stanza 5 minuti dopo il termine delle esplosioni, ma una volta entrati trovarono l’uomo senza vita, morto suicida.

Il video e il testo di Darkness di Eminem ricostruiscono quella terribile vicenda con il pretesto di lanciare una forte accusa contro la politica sulle armi negli Stati Uniti.

[Chorus]
I don’t wanna be alone, I don’t wanna be
I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness anymore
(Hello darkness, my old friend)

[Verse 1]
Here I am, alone again
Can’t get out of this hole I’m in
It’s like the walls are closin’ in
You can’t help me, no one can
I can feel these curtains closin’
I go to open ‘em
But something pulls ‘em closed again
(Hello darkness, my old friend)
Feels like I’m loathing in Las Vegas
Haven’t got the vaguest why I’m so lost
But I’d make you this small wager
If I bet you I’ll be in tomorrow’s paper
Who would the odds favor?
(Hello darkness, my old friend)
I’m so much like my father, you would think that I knew him
I keep pacin’ this room, Valium and chase it with booze
One little taste, it’ll do
Maybe I’ll take it and snooze, then tear up the stage in a few
(Hello darkness, my old friend)
Fuck the Colt 45, I’ma need somethin’ stronger
If I pop any caps, it better be off of vodka
Round after round after round, I’m gettin’ loaded (Haha)
That’s a lot of shots, huh? (Double entendre)
(Hello darkness, my old friend)

[Chorus]
And I don’t wanna be alone in the darkness (Yeah)
I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness anymore
(Hello darkness, my old friend)

[Verse 2]
Now I’m starin’ at the room service menu off a Benzo
I can hear the music continue to crescendo
I can see the whole fuckin’ venue from my window
That’s when you know you’re schizo
(Hello darkness, my old friend)
‘Cause I keep peekin’ out the curtain from the hotel
The music is so loud
But it’s almost as though I don’t hear no sound
I should get ready for the show now
Wait is this the whole crowd? I thought this shit was sold out
(Hello darkness, my old friend)
But it’s only the opening act, it’s early, don’t overreact
Then something told me relax
And just hope for the show to be packed
Don’t wanna hit the stage before they fill each row to the max
‘Cause that’d be totally wack
You can’t murder a show nobody’s at
(Hello darkness, my old friend)
But what if nobody shows? Panic mode
‘Bout to snap and go motherfuckin’ wacko at any second
‘Bout to cancel the show just as fans below rush the entrance
Plan is a go to wreck shit, cameras in all directions
(Hello darkness, my old friend)
The press is about to go ape shit bananas on all the networks
Commando with extra clips, I got ammo for all the hecklers
I’m armed to the teeth, another Valium, fall off the bed
Hit the ground and crawl to the dresser
Alcohol on my breath as I reach for the Scope
I’m blackin’ out, I’m all out of meds
With them benzodiazepines gone
Now it’s just magazines sprawled out on the floor
Fuck the media, I’m goin’ all out, this is war
(Hello darkness, my old friend)

[Chorus]
And I don’t wanna be alone in the darkness (Yeah)
I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness anymore

[Verse 3]
People start to show up, time to start the show up (Hello darkness, my old friend)
It’s 10:05 PM and the curtain starts to go up
And I’m already sweatin’ but I’m locked and loaded
For rapid fire spittin’ for all the concert-goers
Scopes for sniper vision, surprise from out of nowhere
As I slide the clip in from inside the hotel
Leanin’ out the window, going Keyser Söze
Finger on the trigger, but I’m a licensed owner
With no prior convictions, so loss, the sky’s the limit
So my supplies infinite, strapped like I’m a soldier
Got ‘em hopping over walls and climbing fences
Some of them John Travolta, staying alive by inches
(Hello darkness, my old friend)
Cops are knockin’, oh fuck, thought I blocked the entrance
Guess show time is over
No suicide note, just a note for target distance
But if you’d like to know the reason why I did this
You’ll never find a motive, truth is I have no idea
I am just as stumped, no signs of mental illness
Just tryin’ to show ya the reason why we’re so fucked
‘Cause by the time it’s over, won’t make the slightest difference
(Hello darkness, my old friend)

[Chorus]
And I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness
I don’t wanna be alone in the darkness anymore
(Hello darkness, my old friend)

 

Il nuovo album di Francesco Gabbani uscirà il 14 febbraio, ecco la copertina e la tracklist

Il nuovo album di Francesco Gabbani è pronto e uscirà dopo la kermesse sanremese. La partecipazione al 70° Festival della Canzone Italiana di Sanremo riporta Francesco Gabbani sullo stesso palco che lo vide vincitore nel 2017 con Occidentali’s Karma: a questo giro il cantautore di Carrara presenterà il brano Viceversa.

Il nuovo album avrà il titolo del brano sanremese e sarà composto da 9 brani con la canzone in gara scelta come terzo brano della tracklist. Il nuovo album di Francesco Gabbani arriva a 3 anni di distanza da Magellano (2017) e uscirà il 14 febbraio, proprio nel giorno di San Valentino.

Di seguito la tracklist di Viceversa di Francesco Gabbani.

  1. Einstein
  2. Il sudore ci appiccica
  3. Viceversa
  4. Cinesi
  5. Shambola
  6. Duemiladiciannove
  7. È un’altra cosa
  8. Bomba pacifista
  9. Cancellami

Come annuncia lo stesso cantautore sui social, il nuovo album di Francesco Gabbani sarà disponibile in formato digitale e su supporto fisico nelle versioni in CD, CD Deluxe Edition e Vinile. Di seguito la copertina del disco:

Secondo le prime indiscrezioni, il filo conduttore del nuovo album di Francesco Gabbani sarà il rapporto tra individualità e collettività, dunque tra la persona singola e la società. Una parola, questa, che ricorreva nel messaggio lanciato con Occidentali’s Karma e che a quanto pare è ancora vivo nella percezione delle cose da parte del cantautore.

Il brano sanremese, nello specifico, parla dell’amore universale, un argomento che ancora in questo 2020 si ritiene necessario se consideriamo il clima d’odio in cui viviamo tutti in questo preciso periodo storico. In un mondo sempre più diviso, dunque, Francesco Gabbani interviene proponendoci di vivere nella condivisione delle cose, e non si riferisce certamente all’atto di condivisione che si applica sui social.

Il nuovo album di Francesco Gabbani arriverà a San Valentino, proprio nel giorno dedicato agli innamorati.

Home Thing di Spotify, è tempo di fare concorrenza ad Amazon e Google?

Home Thing di Spotify sarà la risposta all’Echo Dot di Amazon e a Google Home? Le testate internazionali usano il participio leaked, una parola usata quando si parla di indiscrezioni non ancora confermate al 100%. Si tratterebbe, in sostanza, del dispositivo intelligente di cui l’azienda di Daniel Ek aveva dato accenno già nel maggio 2019, quando la società aveva annunciato Car Thing, uno speaker per automobili in fase di test su alcuni utenti degli Stati Uniti.

“Nel nostro futuro potrebbe arrivare un dispositivo per voce, quindi non stupitevi se sentirete parlare di Car Thing e Home Thing. Il silenzio è stato parzialmente rotto dalla sviluppatrice di app Jane Manchun Wong che in un tweet ha pubblicato una grafica di ciò che sembra in effetti l’assistente vocale di casa Spotify.

Mentre sfuma parzialmente la richiesta di una possibile produzione musicale a firma Spotify (come già fanno i servizi di streaming NetflixAmazon Prime Video) gli utenti si sono resi sempre più curiosi di un assistente vocale del servizio nato nel 2006.

La Wong, nel suo tweet, ha scritto: “Non sono sicura se Spotify stia ancora testando Home Thing, ma questo è come appare”. In allegato ha aggiunto una grafica che mostra una procedura guidata all’installazione del dispositivo. Home Thing di Spotify, se quanto postato da Jane Manchun Won corrisponde al vero, si presenta come un parallelepipedo bianco con 5 tasti sul lato superiore, probabilmente +, -, accensione e spegnimento e altre funzioni.

“Sei pronto a impostare Spotify Home Thing?”, dice la guida. Poi: “Assicurati che il Bluetooth sia attivo sul tuo telefono e collegalo al tuo Home Thing. Quando vedi lampeggiare la spia rossa clicca su Next”.

Gli assistenti vocali hanno rivoluzionato, per certi versi, i nostri stili di vita. Grazie alle loro funzionalità siamo in grado di ascoltare musica, leggere le notizie e fare tante altre cose senza l’uso con le mani, dal momento che funzionano a comando vocale. Spotify, in effetti, manca ancora all’appello e non è dato sapere se e quando i lavori verranno completati.

Home Thing di Spotify, in ogni caso, potrebbe essere completato entro la fine dell’anno come riportano alcune testate internazionali.

Morte di Neil Peart, i messaggi di cordoglio dal mondo dei batteristi

La morte di Neil Peart apre un 2020 listato a lutto. Il leggendario batterista dei Rush si è spento in California ad appena 67, vinto da una battaglia contro il cancro al cervello. La triste notizia è stata data dai suoi compagni di squadra, che sui social hanno lasciato un comunicato:

È col cuore spezzato che condividiamo la terribile notizia che il nostro amico, fratello e partner Neil ha perso martedì la sua battaglia di 3 anni e mezzo contro il glioblastoma. Coloro che desiderano esprimere le proprie condoglianze possono scegliere un’organizzazione di ricerca sul cancro e fare una donazione per conto di Neil.

Nelle ultime ore il mondo del rock e della musica tutta si è stretto nel dolore e ha rilasciato le proprie dichiarazioni spontanee sui canali social ufficiali. Dave Grohl dei Foo Fighters, ex batterista dei Nirvana, collaboratore dei Queens Of The Stone Age e cofondatore del progetto Them Crooked Vultures ha scritto:

Oggi il mondo ha perso un vero gigante nella storia del rock and roll. Un’ispirazione per milioni di persone con un suono inconfondibile che ha ispirato generazioni di musicisti – come me – per raccogliere due stecche e inseguire un sogno. Un uomo gentile, premuroso e brillante che ha dominato le nostre radio e giradischi non solo con il suo modo di suonare la batteria, ma anche con le sue belle parole.

Ricordo ancora vividamente il mio primo ascolto di 2112 quando ero giovane. Era la prima volta che ascoltavo davvero un batterista. E da quel giorno la musica non è più stata la stessa. Il suo potere, precisione e composizione erano incomparabili. Lo chiamavano ‘Il professore’ per una ragione: tutti abbiamo imparato da lui.

Grazie, Neil per aver reso la nostra vita un posto migliore con la tua musica. Sarai ricordato per sempre e ci mancherai moltissimo. E le mie più sentite condoglianze alla famiglia Rush.

Non poteva mancare il batterista dei Foo Fighters Taylor Hawkins, che ha scritto: “Neil Peart aveva le mani di Dio. Fine della storia”. Ai messaggi di cordoglio per la morte di Neil Peart si unisce anche Ray Luzier, batterista dei Korn“Neil ha fatto tantissimo per tutta la comunità musicale. Questa notizia colpisce tutti noi“.

Il grande assente si unì ai Rush nel 1974 dopo l’uscita di scena di John Rutsey e rimase sulle scene insieme alla band composta da Geddy Lee Alex Lifeson fino al 2012, anno in cui decise di ritirarsi. Con il suo stile perfetto e innovativo riuscì a portare la band al di fuori dei canoni dell’hard rock dei Led Zeppelin a favore di uno stile più vicino al progressive rock.

La Godmother che suona la batteria di Down With The Sickness dei Disturbed conquista il web

La chiamano Godmother ma il suo vero nome è Dorothea Taylor, e dal 27 dicembre sta conquistando il web con la sua performance di Down With The Sickness dei Disturbed alla batteria, pubblicata sul canale YouTube Drumeo.

Il video si apre con le immagini di Dorothea che ascolta il celebre brano dei Disturbed in automobile mentre si reca in un negozio di strumenti musicali. Le sue mani tamburellano l’intro dei tom sul volante, e non appena entra nel negozio il commesso gli dice: “Pianoforti e violini sono da quella parte”, ma in realtà la Godmother acquista nuovi elementi per batteria per partecipare alle audizioni per una cover band dei Disturbed.

All’interno della sala prove un musicista gli chiede: “Stavamo suonando troppo forte?” e la donna risponde: “No, sono qui per le audizioni come batterista”. Parte il brano e Dorothea picchia sui tom, fino a eseguire tutto il brano in maniera eccellente e precisa. Alla fine del video dice: Ho suonato la batteria per tutta la mia vita e ognuna di queste esperienze mi è davvero successa. I batteristi arrivano in tutte le età, misure, forme ed etnie. E indipendentemente da quanto sei bravo e da quanti anni hai, facciamo ancora parte della famiglia”.

Chi è la Godmother Dorothea Taylor?

Drum Magazine riporta la sua biografia. Dorothea ha iniziato a suonare a 13 anni a livello locale nella sua città natale del Michigan. A soli 17 anni iniziò ad insegnare batteria maturando esperienze con la polka, il rock, il folk, orchestre sinfoniche e musica sacra, ma anche in progetti jazz e come musicista di supporto per band scolastiche che richiedevano batteristi professionisti.

Attualmente – spiega nella sua intervista a Drum Magazine – non è endorser di grandi marche ma è impegnata con una band di nome Badlander tre volte all’anno suona dal vivo con un coro. Il suo batterista preferito è Buddy Ritch, che le ha trasmesso l’amore per il suo strumento dalla prima volta in cui lo vide in televisione.

Down With The Sickness dei Disturbed è uno dei brani più popolari della band, pubblicato come secondo singolo estratto dall’album The Sickness (2000) e ancora oggi annoverato tra le migliori canzoni nu metal degli ultimi 20 anni.

Lady Gaga violentata quando aveva 19 anni: “Da allora soffro di disturbo da stress post traumatico”

Le notizie su Lady Gaga violentata quando aveva appena 19 anni stanno rimbalzando di testata in testata. La triste notizia arriva a seguito della partecipazione della cantautrice statunitense a un’intervista con Oprah Winfrey durante uno degli appuntamenti del tour Vision: Your Life in Focus 2020.

La voce di Bad Romance si è messa a nudo nei 60 minuti del suo intervento e ha ribadito ciò che da quando aveva 19 anni ha radicalmente cambiato la sua vita. Lo aveva ripetuto in altre occasioni, come quando il conduttore radiofonico Edward Stern nel 2014 le domandò quale fosse il significato del brano Swine (“Porco”), dall’album Artpop (2013). Lady Germanotta raccontò della sua violenza, e di come quel triste episodio – protrattosi in più riprese, non trattandosi di un singolo evento – si presenti ancora oggi con tutte le conseguenze che la popstar si ritrova a fronteggiare.

Alla sua lotta contro la fibromialgia che l’artista considera una diretta manifestazione della violenza, si accompagna il suo disturbo da stress post traumatico:

All’improvviso ero diventata una star e viaggiavo per il mondo passando da una camera d’albergo all’altra, dalla limousine al palcoscenico, e non l’ho mai affrontato. Poi ho iniziato a provare questo incredibile dolore in tutto il mio corpo, ed era troppo simile allo stato in cui mi sentivo dopo essere stata violentata.

Il suo carnefice fu un produttore discografico, e quando Lady Gaga fu ascoltata da Howard Stern raccontò:

Una volta lo vidi in un negozio e rimasi paralizzata dalla paura. Perché è stato solo anni dopo che mi sono resa conto di quello che mi era capitato. Lui aveva 20 anni più di me, io ero solo una ragazzina.

Stefani Germanotta ha poi spiegato a Oprah Winfrey che poco dopo il periodo in cui subì gli abusi si chiuse in se stessa senza raccontare l’accaduto, nemmeno ai medici. “Non avevo nessuno che mi aiutasse – ha spiegato – Non avevo un terapista. Non avevo uno psichiatra. Non avevo un medico che mi aiutasse a farlo” e continua con i continui episodi di autolesionismo che la portarono a fare cose sconsiderate:

Mi tagliavo. Inoltre mi lanciavo contro il muro. Facevo cose orribili per me stesso quando provavo dolore.

I ricordi di Lady Gaga, violentata quando aveva 19 anni, si collocano nel contesto del lato oscuro del mondo delle star, molte delle quali nascondono un passato traumatico e violento.

Audio e testo di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez, il nuovo singolo da La Differenza

Motivo di Gianna Nannini feat. Coez è da oggi in rotazione radiofonica. Il singolo è un estratto dal nuovo disco La Differenza, una vera e propria novità per la rocker senese che per questo disco ha lavorato in analogico dagli studi di Nashville, nel Tennessee.

Motivo è un brano delicato e profondo, sul tema della distanza, e per questo si presenta con parole e arrangiamento malinconici. Il cantautore di Domenica in questo singolo ha dato il suo apporto prezioso, con il suo stile inconfondibile scelto appositamente da Gianna Nannini:

Motivo è stata la prima canzone che ho scritto per questo album e ne volevo fare un duetto. Mi piace la voce graffiante di Coez. Gli feci ascoltare il brano che lo colpì particolarmente, mi disse che voleva provare a fare una cosa alla sua maniera. Ecco, mi dissi osservando quel suo modo elegante di fare, un altro che fa la “differenza”.

Di seguito il testo di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez.

E mi cerchi, mi cerchi ancora
mi inviti a prendere un caffè
mi manca un po’ il respiro
ci sarà un motivo

È che non me ne frega niente
se vuoi vedermi per farmi un po’ di male ancora
quello che mi vuoi dire lo so già a memoria
ma che bella storia

Sai, ci son rimasto male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Io volevo soltanto
provare qualcosa
qualcosa di nuovo
di vero, di buono
io che non vengo in foto
un po’ come la luna
tu che sei bella davvero
come la luna

Ci siamo detti ciao
ma solo con la mano
non è un caffè, no, senza l’amaro
e sono lontano, ma ti sento vicino
e ci sarà un motivo

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Di seguito l’audio ufficiale di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez

A Capodanno l’account Twitter di Mariah Carey è stato hackerato

Nella notte di Capodanno l’account Twitter di Mariah Carey è stato hackerato. I suoi milioni di follower, infatti, si sono ritrovati a leggere una serie di messaggi che spaziavano dagli insulti razzisti alle frecciatine contro il rapper Eminem, bersagliato da una frase a metà tra lo sfottò e l’ingiuria: “Eminem ha il pene piccolo”.

Dietro quei messaggi, ovviamente, non c’era la voce di All I Want For Christmas Is You, bensì un gruppo di pirati informatici che mentre la cantante di Huntington dormiva sono riusciti a bypassare il blocco di sicurezza del profilo e a postare contenuti a suo nome.

Tra i messaggi rimasti in rete come semplici screenshot, oltre alla frecciatina contro Eminem, i follower hanno letto anche: “Buon Natale, stupidi ne**i. Gli sviluppatori di Twitter hanno subito provveduto a rimuovere i post ingiuriosi e un portavoce ha confermato l’azione di hacking da parte di alcuni criminali. La stessa sorte, nel mese di agosto, era toccata proprio al fondatore del social network Jack Dorsey, un’azione che a novembre 2019 ha portato all’arresto di un appartenente del collettivo Chuckling Squad, e si pensa che dietro l’hacking dell’account Twitter di Mariah Carey vi siano gli stessi responsabili.

La cantautrice di Huntington ha preso con ironia l’episodio, e il 1° gennaio ha twittato: “Mi addormento un attimo e succede tutto questo?”, ovviamente dopo che il suo account è stato ripulito da tutti i post incriminati.

L’Hollywood Reporter ha scritto che probabilmente i pirati informatici hanno fatto ricorso al Sim-Swapping, un metodo per arginare il blocco di sicurezza dell’accesso a due fattori e dunque riuscire a bypassare il controllo degli operatori telefonici che proteggono gli account con un numero di telefono collegato.

Il riferimento a Eminem, sicuramente, è dovuto a un vecchio dissing tra i due artisti risalente nel 2009: il rapper aveva pubblicato il singolo Bagpipes From Baghdad in cui intimava Nick Cannon, compagno di Mariah Carey, a tenere giù le mani da lei. La cantautrice rispose con il singolo Obsessed in cui chiedeva esplicitamente al rapper perché fosse ossessionato da lei, e lo “Slim Shady” rispose nuovamente con il singolo The Warning in cui consigliava alla popstar di tenere la bocca chiusa.

Tra i due, probabilmente, non vi fu mai una relazione anche se Eminem sosteneva il contrario. In queste ore l’account Twitter di Mariah Carey è ritornato normale.

The Wall dei Pink Floyd compie 40 anni

Il 30 novembre 1979 usciva The Wall dei Pink Floyd. Tutto nacque da un episodio di stizza del bassista Roger Waters, che il 9 luglio 1977 di fronte al pubblico dello Stadio Olimpico di Montreal fu infastidito da uno spettatore che tentava di scavalcare le transenne per raggiungere il palco. Waters non voleva questo: i Pink Floyd amavano il pubblico fermo e attento, e quel tentativo eversivo di rompere le righe durante uno show portò Waters a sputargli addosso. Era un momento di rottura.

Gli anni ’70 volgevano al termine e con essi gli equilibri della band: il tastierista Richard Wright lasciò la formazione mentre i lavori sul disco erano ancora in corso e fu assoldato come turnista durante il tour. Intanto, i reduci lottavano tra loro per le royalties e Roger Waters implodeva, fino a quella demo incisa sotto il titolo di Bricks In The Wall, un embrione che presentò al produttore Bob Ezrin che già dalle prime note aveva intuito l’importanza storica che il futuro The Wall dei Pink Floyd era destinato a conquistare.

Il muro di cui il concept album parlava era quello che un artista in crisi esistenziale erige intorno a sé e per proteggersi e per sottolineare il suo confine: la sua esistenza si tradusse nel personaggio fittizio di Pink, che due anni più tardi sarebbe stato interpretato da Bob Geldof nel film di Alan Parker. Il cuore del disco, inevitabilmente, diventò Another Brick In The Wall, un vero e proprio manifesto del dissenso suddiviso in tre parti, insieme a brani memorabili come Comfortably NumbThe TrialMotherGoodbye Blue Sky.

Ancora oggi, The Wall dei Pink Floyd è l’opera rock per eccellenza, il disco che siglò l’ingresso della band negli anni ’80 per affacciarsi al nuovo decennio con una vera e propria lezione di musica confezionata per le generazioni future.

Mel B vorrebbe una nuova reunion delle Spice Girls

Mel B sogna una nuova reunion delle Spice Girls. Lo ha affermato, come riporta NME, al magazine Grazia durante un’intervista: “Avrò sempre la speranza che ci si possa riunire di nuovo in futuro”.

La popolare band tutta al femminile, infatti, si era riunita per lo Spice World Returns – 2019 Tour quest’anno fino alla data del 15 giugno allo Stadio Wembley di Londra dopo aver toccato le principali città dell’Irlanda, del Galles, della Scozia e dell’Inghilterra in 13 date che hanno portato sul palco l’intera formazione senza la presenza di Posh Spice, al secolo Victoria Beckham, che invece aveva declinato la partecipazione per seguire il suo brand e la sua famiglia.

Durante l’intervista Mel B ha rivelato: “L’ho sempre voluto e ha funzionato, perché lo abbiamo portato avanti tutte insieme, quest’anno. Bene, c’erano quattro di noi. Questa settimana ho persino inviato un messaggio a tutte dicendo: ‘Dai, faremo di nuovo qualcosa o cosa?'”.

Soprattutto, Mel B ha riferito che sarebbe grandioso organizzare una nuova reunion delle Spice Girls in occasione del 50esimo anniversario del Glastonbury che si terrà nel 2020, e che proverà a coinvolgere anche Victoria Beckham.

Ora lo abbiamo fatto e lo abbiamo adorato. Mi assicurerò che ce ne siano altri, ma il mio piano è che tutte e cinque ci presentassimo a Glastonbury l’anno prossimo per il 50° anniversario. Sono in procinto di convincere Victoria a farlo. E lo farò accadere.

La band di Wannabe ha incantato un’intera generazione di adolescenti negli anni ’90, rappresentando un’alternativa rosa alle boyband che infiammavano le classifiche (Backstreet Boys, ‘NSync, Five, Take That). Tra i loro brani più famosi, oltre al già citato Wannabe, ricordiamo Spice Up Your LifeStop, Too MuchViva ForeverGoodbye.

Victoria Beckham non ha ancora replicato alla proposta di Mel B di mettere insieme una nuova reunion delle Spice Girls per il cinquantennale di Glastonbury nel 2020, ma non si escludono aggiornamenti.

Battuta d’arresto per il tour di Madame X di Madonna: tre date cancellate a Boston

Il tour di Madame X di Madonna sembra essere oggetto di una maledizione. Ai biblici ritardi denunciati dai fan con un certo vigore nelle ultime ore si è aggiunta la cancellazione di tre date che la material girl avrebbe dovuto tenere a Boston a partire dal 30 novembre, più precisamente al Boch Center Wang Theater. La popstar, infatti, non ha nascosto tutto il suo dolore in un post di sfogo su Instagram:

Per favore, perdonate questa svolta inaspettata degli eventi. Fare il mio spettacolo ogni sera mi dà gioia; annullare una data è una  punizione per me, ma il dolore che sto vivendo in questo momento mi sta travolgendo. Devo riposare e obbedire agli ordini dei dottori in modo da poter tornare più forte e meglio e continuare a portare Madame X in viaggio con tutti voi.

Madonna ha sospeso le esibizioni, dunque, per ordine dei medici. I tre concerti non sono stati rinviati, difatti è previsto un rimborso per tutti i fan che avevano acquistato il biglietto per le date del 30 novembre, 1 e 2 dicembre, eventi che risultavano già sold out.

Un primo episodio di inciampo della marcia del tour di Madame X di Madonna si era verificato in ottobre quando la popstar si era infortunata sul palco di New York, e da quel momento i problemi si sono susseguiti fino alla disposizione dei dottori di sospendere le esibizioni dal vivo. Come se non bastasse, i fan della voce di Frozen si sono uniti in un’azione legale collettiva che li ha portati a denunciare gli esasperanti ritardi dell’arrivo di Madonna sul palco, con gli show che arrivavano a iniziare anche due ore dopo l’orario previsto.

Il tour di Madame X di Madonna, dunque, giunge oggi al picco più alto del dissenso dei fan, un disagio che la stessa popstar avverte quando parla di “dolore travolgente”.