Sanremo 2012, Enzo Iacchetti: “Il Festival è proprietà della major”. Mazzi: “Ha il dente avvelenato perché il figlio fu scartato”

Enzo Iacchetti ieri durante L’arena è tornato ad attaccare il Festival di Sanremo, nelle persone di Gianmarco Mazzi e Gianni Morandi. Il comico, storico conduttore di Striscia la notizia, ha sottolineato come la kermesse musicale (e il mondo della radiofonia) sia proprietà delle major discografiche, a discapito dei giovani artisti che spendendo soldi credono di poter salire sul palco dell’Ariston:

 

Il problema lo conoscete tutti. Tutti i giornalisti lo conoscono. Tutti cantanti lo conoscono. Non si prendono in giro i giovani in questa maniera. Non si deve prendere in giro 1600 ragazzi sul web che hanno speso i soldi per il video, per la canzone, poi arrivano primi e vengono scelti quelli che vogliono loro. Il Festival è proprieta’ delle major: se controllate i cantanti, vedete se ce n’e’ uno di una casa discografica che non sia una major.

L’attore non ha nascosto di aver collaborato, attraverso un etichetta discografica indipendente, con alcuni giovani poi scartati da Morandi, Mazzi &Company e ha esteso la sua polemica anche al mondo radiofonico:

Ho vinto un disco d’oro con Acqua di Natale, il mio disco uscito a Natale che ha venduto 35.000 copie. Pensi che le radio lo abbiano messo in onda? Le radio piccole lo hanno messo in onda. Io ho fatto un po’ di promozione in televisione e basta. Nelle radio grosse l’hanno messo in onda solo quando ci sono andato, perché solo le major possono andare in onda nelle radio.

Mazzi ha replicato con una telefonata in diretta, annunciando che dopo la fine della kermesse potrebbe procedere per vie legali contro il comico, e tirando in ballo Iacchetti Junior:

Tutti facciamo spettacolo per cui è giusto che si parli, noi siamo contenti perche’ anche le polemiche fanno parte del gioco. Pero’ io devo rispondere alle scempiaggini che dice Iacchetti, perche’ fino adesso siamo stati zitti, parlo anche a nome di Morandi che non e’ lontano da me in questo momento. Volevo ripristinare la verita’ su questa cosa. Premesso che lui ha un po’ il dente avvelenato perche’ l’anno scorso suo figlio si presentò alla parte di concorso che fa il Comune di Sanremo e arrivò tra gli otto finalisti, ma poi noi non lo scegliemmo perché non lo ritenemmo all’altezza della manifestazione. Premesso che forse c’é questo precedente che lui non racconta ma che dovrebbe dire, degli otto artisti che sono quest’anno presenti a Sanremo, due escono dal concorso di Sanremo e sei invece dal concorso fatto da noi con Facebook.

Mazzi è entrato nel merito delle accuse:

Noi abbiamo scelto il primo che ha votato la rete. Già prima di arrivare alla scelta finale con Morandi, noi ci eravamo parlati con gli altri componenti della Commissione e avevamo già deciso che chi fosse stato il primo votato dalla Rete noi l’avremmo votato, proprio per rispettare il volere della gente.

Quindi Mazzi ha spiegato che le major solo dopo la scelta della commissione hanno proposto i contratti ai giovani cantanti, alcuni dei quali quando si sono presentati non avevano neanche un manager.

Tali spiegazioni non sono bastate né son state gradite dal comico, il quale, sotto forma di lettera indirizzata al figlio, ha replicato in tarda serata su Facebook:

Adorato figlio mio, non so se hai avuto modo di vedere all’Arena di Giletti il solito teatrino contro le mie esternazioni su Sanremo Social. (spero di no, dimmi che stavi studiando !!).te lo racconto io.
In studio Giletti che manda una mia dichiarazione fatta alla sua troupe , la solita dichiarazione , dico che non e’ stato rispettato il volere del “popolo del web”, solo 2 artisti nei primi 30 sono stati presi. Gli altri scelti non da una commissione competente, ma da un presentatore cantante e da un organizzatore. In studio gente attaccata al carrozzone che pur conoscendo tutte le magagne del mondo venderebbe la propria madre pur di non perdere lo stipendio Rai. A parte Paolo Limiti, che mi ha dato ragione (lui non ha nulla da perdere, tra l’altro uno che ha vissuto tutto il mondo della canzone italiana ) si e’ scatenata la solita bagarre sulla mia follia presunta. Ti chiedo perdono per la telefonata tranello di Mazzi ( a cui io non potevo rispondere, impegnato al teatro Quirino per la pomeridiana della domenica) che ha asserito,ed e’ già la seconda volta non sapendo che altro dire, che io inveisco soltanto perché tu non sei stato preso due anni fa a San Remo giovani. Lui non sa che sei stato bocciato anche quest’anno (confesso con mia grande felicita, cosi la smetteranno tutti di dire che sei un raccomandato ).

Iacchetti, rivolgendosi ancora al figlio, ha aggiunto:

Ti chiedo perdono al suo posto, perché’ ha detto che lui e Morandi non ti avevano ritenuto idoneo per il festival. Non ha avuto il coraggio di dire che avevi una pessima canzone, nemmeno una voce schifosa, ha detto che non eri idoneo. Forse perché’ eri in sovrappeso ? Forse perché non eri vestito ancora da uno stilista o avevi troppo la faccia da ragazzo buono ? Non faceva prima a dire che non eri idoneo perché ti chiamavi Iacchetti di cognome ? Ti chiedo perdono perché ti usano, indegnamente e ignobilmente invece di spiegare le vere motivazioni delle loro scelte
Ti chiedo perdono per lo schifo di questo momento sociale politico e artistico dove decidono in pochi il destino di molti, dove la competenza non e’ obbligatoria e la musica, nostra grande passione e studio di sempre , viene trattata come un affare che come nel medio evo somiglia a un baratto : tu mi dai questo e io ti do quello.

Poi sulla possibilità che Mazzi decida di denunciare il comico:

Mazzi ha minacciato una denuncia.. Una minaccia, perche’ non posso parlare della mia verità’ …! Nel vero stile degli uomini potenti !!!!.prometto che continuerò ! Non so quando, ma deve cambiare tutto, i vecchi politici, gli inciuci in ogni cosa della società . Verrai a trovarmi in galera?non portarmi le arance che mi mettono acidità.

Infine, l’invito a non pagare il canone:

Ah, se ti arriva il bollettino del canone Rai, non pagarlo. Hai visto quanti milioni di euro hanno speso per fare una cosa solo di loro proprietà ? Perdona per tutto ma perdona anche loro, sono in un circo troppo grande e non sono in tanti, non sanno quello che fanno.

La lettera si conclude così:

PS. le tue ultime canzoni sono bellissime. le canteremo presto in teatro, finche soffierà’ un vento più pulito.
Ti abbraccio . Papa’ Enzo