Non è semplice individuare i generi musicali del 2024 più caldi. Prevedere il futuro della musica è sempre un’impresa ardua, ma analizzando i trend attuali e le nuove proposte emergenti, possiamo provare a delineare i generi musicali che potrebbero dominare il 2024.
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Jova Beach Party: le polemiche sui social tra il cantante e gli “econazisti”
Il Jova Beach Party, l’evento estivo più atteso ed amato dai fan del grande Jovanotti, è da diverso tempo sotto i riflettori. Il cantante, ha ricevuto pesanti accuse da numerose organizzazioni ambientaliste, che si sono esposte in difesa degli spazi naturali, delle spiagge e di alcune specie in via d’estinzione. Il tour del Jova Beach, è organizzato da team di spessore, in collaborazione con diverse associazioni che tutelano l’ambiente e al WWF. Nonostante le numerosissime accortenze che il team del Jova Beach party ha sempre avuto, alcune organizzazioni, hanno mosso pesanti critiche contro il cantante, che è stato accusato di aver distrutto interi scenari, in particolare spiagge con dune naturali, che dopo il concerto, sarebbero scomparse.
La risposta del cantante è arrivata sui social: il Jova Beach, è un evento estivo che viene organizzato nel rispetto della natura, delle spiagge e delle bellezze naturali. Il cantante però avrebbe apostrofato le organizzazioni ambientaliste con il termine “econazisti”. Questo, ha sollevato una serie di polemiche, che ancora non hanno trovato risoluzione. Alle accuse del noto cantante, ha risposto direttamente il noto geologo Mario Tozzi, che ha scritto una lunga e dettagliata lettera nella quale ha spiegato le motivazioni secondo le quali, l’evento in spiaggia di cui è a capo Jovanotti, andrebbe riorganizzato, nella tutela dell’habitat di molte specie.
Tozzi ha sottolineato, che il numero delle persone in primis, è assolutamente fuori norma: un concerto di cinquantamila persone, comporta un riassestamento delle spiagge, oltre che una pulizia approfondita degli spazi. Ma la cosa più preoccupante, è il quantitativo di sabbia che viene naturalmente asportato dalle persone, che non può essere ripristinato con facilità. Accade dunque che uno spazio naturale, viene inevitabilmente compromesso e contaminato. Il cantante, ha spiegato che anche lo stesso WWF, ha assicurato che non siano state intaccate le spiagge. Ma questo non pare sia bastato, anche se le date dei concerti sono state ripristinate.
Il cantante, che da sempre è promotore della pace, e che per primo ha intrapreso lotte ambientaliste a favore della salvaguardia dell’ambiente, si è scusato e ha ritirato le sue parole, giustificando il termine econazisti, con coloro che morbosamente difendono il patrimonio naturale. La polemica, si è risolta solo apparentemente, perché mi concerti continuano in spiaggia, ma il problema della salvaguardia degli spazi, sembra restare intatta. Intanto i fan aspettano le prossime date di settembre e per il prossimo anno, si valuterà sicuramente come per lo scorso anno, se effettivamente siano stati riportati danni.
Anna Pettinelli si racconta in un’intervista: l’addio ad Amici
La speaker radiofonica Anna Pettinelli, ha rilasciato un’interessante intervista alla collega e amica Lorella Cuccarini per la nuova piattaforma web “Un caffè con”, nella quale si è raccontata, con estrema schiettezza e sincerità. La speaker, è stata per diversi anni insegnante ad Amici, il talent show condotto da Maria de Filippi, ne quale la Pettinelli, ha ricoperto il ruolo di insegnante di canto. La coach, è stata affiancata dalla nota coreografa Veronica Peparini, che lo scorso anno, ha portato al trionfo la ballerina Giulia Stabile. Quest’anno, il duo, ha subito un forte contraccolpo, per cui, è possibile che il loro ruolo non venga riconfermato per la l’edizione 2022/2023 del talent.
Secondo i rumors, la poltrona di Anna Pettinelli, sarà occupata da Arisa, che ritornerà nello show, come insegnante di canto. Stavolta però, non affiancherà la collega Lorella Cuccarini, che nel talent ha ricoperto prima il ruolo di insegnante di danza, per poi passare alla cattedra di canto, affiancata dal ballerino Raimondo Todaro. Accanto ad Arisa, siederà il coreografo e ballerino Emanuel Lo. Il ritorno di Arisa, e l’arrivo del noto ballerino, ha scatenato immediatamente l’entusiasmo dei fan del programma, anche se non esistono smentite in relazione a queste notizie, da parte delle due coach, che non hanno né confermato, né smentito la notizia. La formazione dei coach delle squadre, è dunque, ancora da definire.
Nell’intervista a Lorella Cuccarini, la speaker Anna Pettinelli, ha raccontato del suo rapporto con il collega Rudy Zerby, rapporto estremamente burrascoso e chiacchierato. I due, durante lo show, ed in particolare nella fase finale dello stesso, si sono spesso scontrati, perché discordi sul talento dei loro allievi. Molti, hanno creduto che le loro divergenze, fossero parte dello show, ma che non avessero effettivamente alcuna verità di fondo; in realtà, la Pettinelli, ha dichiarato di non avere simpatia per il collega, e che le litigate, che per molti erano costruite, sono in realtà, lo specchio dei loro reali contrasti.
I due colleghi, sono distanti dal punto di vista ideologico, per cui anche se c’è rispetto, non esiste alla base una concordanza di idee. Anna Pettinelli, ha dichiarato: “Non sono diplomatica e per questo ho perso molti lavori, perché dico cose scomode”.
Inoltre, l’ex insegnante di Amici, ha parlato del suo rapporto con la conduttrice del talent, Maria De Filippi, verso la quale, ha sostenuto di nutrire profonda stima e rispetto, per la sua capacità di essere lungimirante e sempre nel giusto rispetto alle dinamiche del programma.
Amici 2022: possibile sostituzione imminente per due insegnanti
Continua la corsa alla finale di “Amici”, uno dei talent show di più alto gradimento al pubblico. Nelle ultime edizioni, il format del programma, ha scelto una formula precisa: la classe formata da talenti nel canto e nella danza, viene sottoposta a continue sfide e classifiche, per conservare il proprio banco, per poi conquistare la maglia dorata del serale. Nella fase finale, di Amici 2022,gli alunni, sono stati poi suddivisi in tre squadre, ognuna capitanata da un docente: Zerbi Celentano, Todaro Cuccarini, Pettinelli e Peparini. Gli stessi professori, fortemente in competizione tra loro, lanciano guanti di sfida di ogni genere, cercando cosi di vincere le sfide e preservare cosi la propria squadra, di puntata in puntata. Nelle ultime tre puntate, diversi alunni della squadra Pettinelli Peparini, sono stati eliminati.
Le principali competizioni, sono state vinte dagli allievi del Team Zerbi Celentano, e Cuccarini e Todaro. Questo ha creato una notevole sofferenza nella squadra delle altre due insegnanti, che nell’ultima puntata, hanno perso un altro allievo, John Erik, ballerino, che ha preso il primo giro di sfide. Le due insegnanti, hanno attualmente una squadra meno numerosa delle altre: per il canto Crytrical e Albe e per la danza, Dario. Questa minoranza, potrebbe comportare una serie di conseguenze sia sulla continuità al serale, che rispetto al futuro lavorativo delle due insegnanti.
In primis, ad Amici 2022 le maggiori polemiche, si sono accese tra i docenti delle altre due squadre: le loro continue sfide, hanno acceso l’interesse del pubblico, mentre le altre due insegnanti, sono rimaste leggermente in sordina. Inoltre, sono state moltissime le critiche piovute sulle scelte delle due docenti, in merito ai pezzi assegnati ai ragazzi e al loro effettivo rendimento.
Le ultime sfide di Amici 2022, hanno letteralmente sfiancato la squadra Pettinelli Peparini, che ora, rischia con pochissimi alunni in gara. Questa precisa condizione, ha smosso diverse voci, in relazione alla possibilità che le due insegnanti, stanche delle polemiche e di questa condizione che si è venuta a creare potrebbero lasciare il programma. Mancano ancora diverse puntate alla fine del programma che si concluderà a maggio e la sfida è ancora del tutto aperta. Gli allievi sono molto amati dal pubblico, e ricevono continui attestati di stima, anche se la squadra Pettinelli Peparini, ha subito diverse critiche.
Nella scorsa puntata del serale, era anche assente uno dei giudici delle sfide, Stash, il cantante dei The Kolors risultato positivo al Covid. Il giudice è stato sostituito dall’attrice Sabrina Ferilli, che con professionalità, ma anche con estrema leggerezza, ha votato per le esibizioni più belle.
Marco Mengoni: L’album “Materia” e il ritorno alla terra
Marco Mengoni, lancia il suo nuovo album: “Materia”, un disco, che rappresenta un ritorno alle origini, sia dal punto di vista musicale, che spirituale. Questo progetto, è iniziato circa due anni fa, quando lo stato pandemico, ha modificato le condizioni di vita dell’intera umanità: due anni lunghissimi, in cui, il cantante ha dato l’avvio a questo lavoro. Da uno stato puramente embrionale, si è sviluppato un lavoro che ha portato il cantante a compiere un viaggio a ritroso, nel tempo e nello spazio. Un ritorno alle radici, alla terra, alla famiglia, alla propria confort zone, che è il liquido amniotico salvifico, protezione, calore, certezza, solidità.
Marco Mengoni, nel suo disco, ha raccontato questo: il suo ritorno alle origini, alla famiglia, ai pilastri della sua vita, ricercando questa stessa solidità nella musica, nei suoni ancestrali, nei ritmi antichi afroamericani, nel soul, da cui nasce e si sviluppa un intero panorama musicale, contaminato poi da stili e influenze differenti. Un disco dunque, che è un percorso spirituale vero e proprio, con e attraverso la musica, che rappresenta il baricentro, attraverso il quale trovare un nuovo equilibrio, nella quale scoprirsi, in un modo sempre diverso.
L’album, è dedicato ad entrambi i suoi genitori, che rappresentano per lui, l’origine, la casa, il liquido amniotico nel quale rituffarsi. Due canzoni in particolare, sono dedicate alla madre e al padre, che erano presenti anche a Roma, dove il cantante ha incontrato i suoi fan. “Cambia un uomo”, il brano dedicato a suo padre, è un pezzo in stile gospel, delicato, ma forte allo stesso tempo, che ha de tratti intensi e corposi. Anche gli altri brani, sono altrettanto forti, e rappresentano tutti il desiderio di riconquistare un equilibrio perso, partendo dalle origini.
Le limitazioni imposte dal lockdown, hanno penalizzato diversi settori, in particolare quello musicale, ha spiegato il cantante. E’ dal suo studio di registrazione, che è partito il progetto, nel periodo più buio che l’umanità abbia mai vissuto, che ha impedito i contatti umani, la possibilità di incontrarsi e viversi. Il mondo, chiuso in una bolla, si è allontanato dalla normalità. Materia, racconta proprio questo, la volontà di tornare ad essere animali sociali, di recuperare la propria vita, partendo però dalle origini, quelle a cui tutti sono tornati, in modo naturale, in questi ultimi due anni.
Un cambiamento radicale per Marco Mengoni, che lontano dai concerti negli ultimi tempi, ha potuto maturare un progetto nuovo, diverso, che però racchiude tutta la sua anima e un nuovo modo di tornare alla musica.
Giulia Stabile e Sangiovanni: un amore giovane ma solido
La ballerina Giulia Stabile, vincitrice della scorsa edizione di Amici, si racconta. L’esperienza dello show, le ha cambiato la vita, sotto diversi punti di vista: da sempre innamorata della danza, ha studiato per poi tentare il provino nella scuola italiana di più grande prestigio. La sua crescita è iniziata da li, dalla conquista del banco, che con grande sacrificio e lavoro, Giulia ha conservato fino al conseguimento della vittoria. Apprezzata per il suo stile, che abbraccia il modern e il contemporaneo, ha sempre ricevuto plausi da tutto il corpo docente, e non solo. Giulia è sbocciata anche come persona, vincendo tutte le sue insicurezze grazie al rapporto con il cantante Sangio.
Questa relazione, le ha cambiato completamente la vita: Giulia si è raccontata in tutto questo anno, dopo la coppa, dopo la vittoria. Dopo un periodo in cui entrambi, hanno avuto i riflettori puntati addosso, sia per il successo raggiunto, sia per la loro storia, entrambi hanno deciso di spegnere le telecamere sulla loro relazione. Questa scelta è stata voluta da entrambi, proprio per riuscire a conservare un minimo di privacy rispetto alla loro vita. Nel frattempo, i due artisti, sono rimasti al centro dell’attenzione mediatica: Giulia co-conduttrice del programma “Tu si que vales”, e professionista nel corpo di ballo di Amici; Sangio, ha continuato il suo tour artistico e ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Farfalle” dedicato proprio a Giulia, che racconta di come è nato questo sentimento, tra i banchi di Amici.
Le indiscrezioni che li vedevano già ad un punto di rottura, si sono rivelate fasulle, infatti, la coppia formata dalla ballerina e dal cantante, è sempre più solida. Sangiovanni si è commosso, a seguito di un’intervista in cui la sua compagna, ha dichiarato di vedere un futuro roseo insieme al cantante. Ha dichiarato di essere felice, e che di non riuscire ad immaginare il proprio futuro senza il suo Sangio. “Sangio resterà al mio fianco sulle nostre giostre”, queste le parole esatte della ballerina, che è sempre più sicura del suo rapporto d’amore.
Anche se giovane e non privo di difficoltà, dovuto alla distanza fisica e dai diversi impegni lavorativi, i due giovani artisti, sembrano essere sempre più solidi. E’ questa una delle coppie più solide del programma. Molte se ne sono formate all’interno dello show, sia nelle precedenti edizioni, che nell’ultima, ma la purezza di questo sentimento, ha fatto appassionare i fan e tutti i telespettatori del programma.
I Maneskin finiscono nell’occhio del ciclone per il loro abbigliamento
Accuse sonore quelle del senatore Pillon, esponente della Lega, al look del frontman dei Maneskin, che in occasione degli MTV EMA, ha indossato una camicia trasparente legata in vita, e una succinta coulotte. Rigorosamente in nero anche il trucco, vistoso e appariscente. I Maneskin, volano alto e fanno parlare di loro, per la musica, un rock dirompente ma fresco, provocatorio ma intelligente, e per i loro outfit, spesso vistosi ed eccentrici. Anche a Sanremo, cosi come in diversi altri concerti, la band, ha mostrato un look estroso, propugnando attraverso di esso un’ideologia attualissima, ma futuristica secondo altri: l’uguaglianza di genere.
I Maneskin si sono battuti per il DDL ZAN, esprimendo in diverse occasioni il forte dissenso per la bocciatura di questo decreto. Dunque, la band rock italiana più in voga del momento, è in realtà fortemente anticonformista, molto avanti, dal punto di vista ideologico e non solo.
Questo anticonformismo, non pare sia stato apprezzato dal senatore della Lega, che ha scritto un post su Facebook, in cui critica aspramente l’abbigliamento del frontman dei Maneskin e le loro continue battaglie a favore del DDL ZAN: “Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo”, e ancora: “Ovviamente una volta saliti sul palco, non potevano esimersi dalle lamentele per la bocciatura del DDL ZAN”. Aspro e diretto il senatore, ma altrettanto incisiva è stata la risposta della band, ed in particolare di Damiano, a cui era diretto il messaggio del senatore.
E cosi, il frontman rockettaro, risponde: “Hai ragione, la prossima volta, completo e papillon”. Risposta ironica e forte, alla quale segue il commento sulla vittoria dell’evento e diverse foto, in cui la band si mostra in tutta la sua forza, bellezza e “Trasgressione”. Pillon, che si descrive un po’ come un tradizionalista, che ama la musica classica, le voci leggere, i look composti e che vota contro l’aborto e anche contro i green pass, rappresenta un po’ quello che è un mondo per certi aspetti arretrato, e poco proiettato nel progresso, nell’ideologia, e nel sistema, che ancora è tutto da svecchiare.
Il look dei cantanti, che sicuramente per molti aspetti richiama il modo di essere, i trend del momento e l’ideologia portante della band, a favore dei diritti civili. Ci sono ancora delle profonde differenze e ancora ci saranno scontri e lotte ideologiche, per il buon costume, la buona musica, l’etica, e ancora si dovrà lottare per i diritti umani e civili e quelle che ancora oggi vengono apostrofate come immoralità, quell’immoralità che altro non è che un passo avanti verso il progresso.
X Factor: i quattro giudici pronti per i Live!
X Factor Italia, programma televisivo interamente dedicato alla scoperta di nuove voci, vola sempre più alto. Lo show dedicato alla musica, condotto da Ludovico Tersigni, ha presentato la settima puntata, quella d’apertura dei Live Show. I giudici, Manuel Agnelli, Emma Marrone, Hell Raton e Mika, hanno scelto i loro cinque finalisti, eliminandone due, negli Home Visit, durante la quale, ogni giudice è stato affiancato da esperti del settore musicale, dell’editoria e del cinema, per effettuare la scelta della propria squadra.
I partecipanti, hanno presentato i loro pezzi, e i loro arrangiamenti, esibendosi davanti ai loro giudici e agli ospiti, che hanno espresso il loro giudizio. Emma Marrone, è stata affiancata da Fabio D’Innocenzo e Damiano. Sono passati ai Live, il cantante Gianmaria, con una sua versione personalizzata di “Mio fratello è figlio unico”, la cantante Vale, con una canzone di Pino Daniele, Dio ti benedica e Le Endrigo con un loro inedito. La giudice, insieme ai suoi esperti, ha scelto di eliminare i due restanti componenti della sua squadra, i Riva ed Edoardo.
Hel Raton, è stato invece affiancato dall’attore più popolare del momento, Salvatore Esposito, insieme al quale, ha deciso di portare avanti Baltimora, Versailles e Karakaz. Non hanno avuto accesso ai Live, Miriana e Melli e Gemma.
Mika che invece è stato affiancato da un colosso dell’editoria, ovvero dal direttore di Vanity Fair, ha scelto di portare ai Live, Vestafalia, Fellow e Nika. Anche in questo caso, la scelta è ricaduta sulle voci che hanno osato e che hanno prestato il loro talento a rivisitazioni di pezzi molto complessi, rivestendoli di una luce nuova. Nika Paris, ha colpito nel segno, con Chanson di Prevert, in una veste del tutto nuova, e lo stesso, è accaduto con Fellow, che ha proposto il brano “London”. Un livello molto alto, dunque, che anche quest’anno, ha permesso di innalzare ancora un po’ l’asticella dello spessore delle voci e dei pezzi, garantendo una notevole qualità allo show musicale.
Manuel Agnelli invece, affiancato dagli stessi Afterhours, di cui Agnelli è il frontman, e dall’attore Marco Giallini, ha portato avanti due gruppi, i Mutonia, i Bengala Fire ed Erio, che ha nuovamente commosso il suo giudice, con la sua versione di Please, Please, Please, let me get what I want.
Alla prima puntata del Live Show, l’ospite d’onore, è Carmen Consoli. Tutti i cantanti, che ormai hanno trovato una loro quadratura nel percorso, ora si batteranno per la conquista del podio.
Le grandi rockstar e le loro chitarre preferite
I più grandi artisti e rockstar che negli ultimi 60/70 anni hanno appassionato e fatto divertire milioni di persone hanno sempre avuto un modello di chitarra preferita (più di frequente elettrica) da suonare durante le loro performances live e le registrazioni in studio.
La musica popolare è l’espressione massima della tradizione
La musica popolare, è tradizione, è eco di un passato che ritorna, espressione massima di verità e autenticità, è racconto. Il sound popolare si lega ad un tempo ancestrale, ad un vissuto, alle radici alla terra, per cui è fortemente radicato e allo stesso tempo completamente libero. Questo genere, è stato tramandato oralmente, e nel tempo, ha subito diverse evoluzioni, sia dal punto di vista del canto, che dal punto di vista del sound. Allo stesso genere, appartiene anche la musica folkloristica e la musica etnica, che anche se con sfumature diverse, legano le loro radici al passato, al rito, al suono del canto libero.
Appartenente ad un unico spazio e a nessuno, la musica popolare, negli ultimi anni, ha subito un forte slancio, ed è stata riscoperta e rimodellata per certi aspetti, svecchiata e rivestita di una nuova essenza. Le evoluzioni subite dalla musica popolare tradizionale, non hanno in alcun modo intaccato il senso reale per cui questa musica è nata e la sua reale funzione, quella di fungere da collante, di aggregare e raccontare delle storie, dei riti e delle tradizioni. In passato accadeva e accade ancora oggi, sono state numerose le contaminazioni, che in qualche modo hanno creato dei connubi e dei sodalizi tra diverse culture ed etnie, legando spazi e intrecciando culture.
In Italia, la musica popolare si diffondeva e si diffonde in numerose regioni, in particolare nelle regioni del Sud dello stivale, fortemente legate al passato e alla tradizione, all’amore per la terra e per la natura. Il cerchio è l’elemento cardine di questa tipologia di musica, che chiude una quadratura, in un ritorno costante alla terra e alle radici, al grembo, alla nascita alla vera essenza della vita. Il rituale del canto propiziatorio del lavoro della terra, della semina del grano, della primavera quale rinascita della vita e della natura, richiama esattamente il senso di questa musica.
Non esiste copyright, per cui la musica popolare, è libera, e priva di quell’aspetto commerciale tipico del mondo musicale. Questa libertà, non ha ingabbiato né alterato la musica popolare, ma l’ha fatta crescere nel tempo: pizziche, tarante e danze della tradizione, sono anch’esse riti che ritornano e che richiamano schemi ben precisi. La danza a due, simboleggia la coppia, il corteggiamento, l’unione, l’estasi. Il rito, che sempre attraverso alcune danze ritorna, quello della pizzica, dove il veleno della taranta, viene eliminato danzando sui ritmi del tamburo a cornice. Una musica che è essenza e verità.
Amici: Parte il serale, con tre squadre, tre coppie di professori e nuovi giudici
Sono 17, i ragazzi della scuola di “Amici” che hanno avuto accesso al Serale, la fase finale del programma, che vedrà gli allievi sfidarsi per conquistare la vittoria. Si conservano alcuni aspetti del format, a cui si aggiungono nuove formule innovative. L’edizione di quest’anno, suddivide la classe in tre squadre, formate da cantanti e ballerini, ognuna capitanata da due docenti -canto e ballo-, che hanno personalmente scelto gli allievi da inserire nel proprio team, a seconda dell’inclinazione e della predilezione verso coloro che si considerano, secondo il loro giudizio, maggiormente meritevoli della vittoria.
I ragazzi dunque, sono stati scelti, in relazione allo stile, alle potenzialità, al percorso effettuato, ai risultati raggiunti: indossano la maglia con il nome dei team a cui appartengono, senza suddivisioni per colore. Ognuno indossa i propri panni, ognuno è se stesso, ognuno interpreta il proprio ruolo, seguendo le sue inclinazioni.
–Il team Celentano-Zerbi, sceglie Sangiovanni, Enula, Esa, Serena, Tommaso, Daddy e Leonardo; sei allievi che per i docenti sono i più meritevoli e completi della scuola.
– Il team Arisa e Lorella Cuccarini sceglie Gaia, Ibla Raffaele, Tancredi, Rosa, Alessandro e Martina.
Il team Peparini-Pettinelli, sceglie: Aka, Giulia e Samuele.
La giuria quest’anno, tutta al maschile, è formata dal ballerino e coreografo Stefano De Martino, che ha precedentemente collaborato con il team di Amici, e attualmente conduttore del programma “Stasera tutto è possibile”, ora occupa la poltrona di giudice. Stash, frontman dei The Colors, precedentemente docente di canto della scuola, occupa insieme a De Martino il ruolo di giudice musicale, e a completare la triade, Emanuele Filiberto di Savoia.
La prima puntata del serale, è andata in onda il 20 marzo su canale 5: è durante le prime sfide che viene eliminata Gaia, e successivamente Esa. Le future puntate del serale, prevederanno altre eliminazioni, procedendo cosi fino all’ultima puntata che andrà in onda il 9 maggio.
Quest’anno, la scuola di Amici di Maria De Filippi, ha richiesto l’intervento di esperti esterni, che hanno valutato mediante una classifica costantemente aggiornata, il gradimento del pubblico e dei critici esterni, durante tutto il percorso scolastico. Inoltre, gli allievi, hanno avuto la possibilità di collaborare con produttori discografici e da coreografi di fama internazionale. In questo modo, hanno potuto affinare la loro tecnica, migliorare il loro percorso artistico, lanciando i propri inediti e collaborando con grandi artisti del teatro , della tv e dello spettacolo tutto.
La VR come nuovo stimolo mentale terapeutico
Uno dei modi migliori per affrontare i diversi livelli di stress che attraversiamo nella vita è la meditazione.
Attualmente una delle novità più interessanti in merito è rappresentata dalla VR che, dopo essersi sviluppata principalmente attorno al mondo del gioco come la slot gratis Book of Ra, si sta approcciando anche al mercato del miglioramento della salute mentale.
I principi di base sono consolidati da anni, ma ancora servono studi specifici per portare la disponibilità della VR al pubblico più vasto.
La maggior parte delle aziende che operano in questo spazio si concentra sullo sviluppo di strumenti clinici utilizzati direttamente da personale specializzato. Ma in alcuni anni dovremmo poter ottenere ulteriori dati per valutare adeguatamente nuove modalità di trattamento a distanza.
Fino a quel momento, ci si può aspettare un’esplosione di app che fanno vari tipi di proclami, alcune della quali supportate dai dati, mentre altre no.
Ci sono varie applicazioni che possono guidarci attraverso metodi intenzionali di respirazione e renderci positivi. Varie app consentono di impostare timer utili per le sessioni e aiutano a visualizzare se stessi in luoghi tranquilli come spiagge e prati. Ma sull’efficacia di tali strumenti si possono fare delle osservazioni più specifiche.
Queste applicazioni hanno diverse funzioni, alcune offrono centinaia di meditazioni guidate, mentre altre funzionano solo come timer. Uno dei vantaggi da non discutere consiste nelle meditazioni guidata che possono essere particolarmente utili per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di esercizio.
Invece, un motivo di riflessione sull’uso delle app è insito proprio alla piattaforma alla quale sono legate, cioè lo smartphone. Infatti, è noto che un uso smodato dei dispositivi mobile può portare ad un peggioramento delle condizioni mentali, e per una parte considerevole di praticanti di meditazione è importante riuscire a ottenere un controllo sugli stimoli esterni dati dai cellulari.
Inoltre, è difficile risalire a fonti tecniche per gli obiettivi che molte di queste app promettono, il che non vuol dire che in automatico non funzionino; ma almeno bisogna essere consapevoli che si sta interagendo con qualcosa di cui non si hanno feedback reali dimostrati. Molte persone che hanno bisogno di aiuto e lo cercano in queste app dovrebbero essere messe in guardia, piuttosto che venire bombardati dalle solite promesse di marketing.
Concludendo, è chiaro che queste app non possono sostituire i benefici di una consultazione diretta o di un trattamento, almeno fino a quanto non saranno raccolti i dati necessari, cosa che è assolutamente auspicabile da fare in questi anni.
Musica per la quarantena: ecco 4 album italiani che dovremmo riscoprire (parte 2)
Il distanziamento sociale, in moltissimi casi, ha generato più tempo libero ed è arrivato il momento di scegliere la nostra musica per la quarantena, una selezione libera di 4 album che probabilmente, prima di questo lockdown, avevamo ignorato. Tra un impasto per il pane e una torta secca, quindi, mettiamoci comodi e apriamo la mente.
Anima Latina di Lucio Battisti (1974)
Il Lucio Battisti meno pop, meno sole-cuore-amore-emozioni e più onanista, erotico, avanguardista e rivoluzionario. Lo stesso cantante di Poggio Bustone definì Anima Latina un episodio a sé della sua carriera, un esperimento unico. Di rientro da un viaggio lungo l’America Latina, la voce di Non è Francesca volle fare qualcosa di diverso e vi riuscì: Anima Latina è un disco che naviga nelle acque del progressive rock, si immerge nei sintetizzatori di Gneo Pompeo e offre canzoni che sono piccole suite psichedeliche e piene di bellezza.
Ko De Mondo del Consorzio Suonatori Indipendenti (1994)
I CCCP erano finiti quando crollò il muro di Berlino, e per questo dalla nuova Comunità degli Stati Indipendenti, nata dopo l’URSS, gli ex militi di Giovanni Lindo Ferretti trovarono nuova linfa nel Consorzio Suonatori Indipedenti. Ko De Mondo era il primo album della nuova esperienza, e dopo un decennio di punk militante la band prese una virata più vicina all’alternative rock. I punti di forza sono Celluloide, A Tratti, Del Mondo, Intimisto e Memorie di una Testa Tagliata, e contestualizzare l’album nel cambiamento spirituale della squadra di Ferretti è d’obbligo: c’è smarrimento spirituale, c’è protesta e c’è innovazione, specialmente grazie alla presenza di Giorgio Canali alle chitarre e Gianni Maroccolo al basso.
Outside The Loop Stupendo Sensation dei Meganoidi (2003)
Con il primo album Into The Darkness, Into The Moda (2000) ci era sembrato di ascoltare la versione genovese dei Punkreas, ma con questo secondo album i Meganoidi si spostarono verso orizzonti più vicini al post-rock e sempre più lontani dallo ska-punk, creando un ibrido che ancora oggi ha poche imitazioni. Non solo l’intensa Zeta Reticoli, ma anche la title-track, l’adrenalinica For Those Who Lie Awake e la rabbiosa My Redemption Song fanno di questo disco una piccola perla della scena alternativa italiana.
Pipes & Flowers di Elisa (1997)
Negli anni ’90 c’era un forte bisogno di un’artista come Elisa: per questo Pipes & Flowers resta un episodio importante della scena alternativa italiana. Qualche anno più tardi la cantautrice di Monfalcone avrebbe ceduto al fascino della canzone italiana – non senza guarnirla con il suo genio disturbato – ma il suo primo disco resta uno dei momenti più interessanti della sua carriera. Pochi mesi dopo la sua uscita avrebbe lanciato la versione estesa con l’inedito Cure Me, ma già nella prima versione si trovavano vere e proprie bombe come Labyrinth, Sleeping In Your Hand, A Feast For Me, Shadow Zone. La Toffoli era ancora una ragazzina, ma abbastanza curiosa e consapevole da collocarsi perfettamente negli anni più belli della scena alternativa italiana.
Gli episodi in cui selezioniamo la musica per la quarantena continuano.
Musica per la quarantena: ecco 4 album italiani che dovremmo riscoprire (parte 1)
Il distanziamento sociale, in moltissimi casi, ha generato più tempo libero ed è arrivato il momento di scegliere la nostra musica per la quarantena, una selezione libera di 4 album che probabilmente, prima di questo lockdown, avevamo ignorato. Tra un impasto per il pane e una torta secca, quindi, mettiamoci comodi e apriamo la mente.
La Buona Novella di Fabrizio De André (1970)
Boom, partiamo con il Faber che a questo giro aveva anticipato quel Jesus Christ Superstar. La Buona Novella era soltanto il quarto album del cantautore genovese, ma si poteva già dire che la sua mente poteva concepire di tutto. Un album che rasenta il prog, un concept ispirato ai vangeli apocrifi e una lode al Signore come solo De André poteva immaginare.
La Fabbrica Di Plastica di Gianluca Grignani (1996)
Che c’entra Grignani con i dischi storici? C’entra, perché La Fabbrica di Plastica è stato un calcio in cu*o che il giovane Gianluca diede a quell’immagine da bravo ragazzo che Destinazione Paradiso gli aveva incollato addosso. La Fabbrica Di Plastica era l’opera in cui Grignani liberava il suo amore per i Radiohead e per l’alternative, e la presenza di Massimo Varini alle chitarre e Mario Riso alla batteria dimostrano quanta voglia avesse il giovane ragazzo di sperimentare.
17 Re dei Litfiba (1986)
Dopo Desaparecido e Litfiba 3, 17 Re era il secondo capitolo della trilogia del potere della band fiorentina che aveva sdoganato, insieme ai Diaframma e a tanti altri, la decadente new wave britannica. Per fortuna siamo ancora lontani dalle tamarrate degli anni ’90 come El Diablo, Maudit, Fata Morgana e Dimmi Il Nome: Piero Pelù cantava in modo diverso e gli arrangiamenti erano decisamente meno testosteronici e più intensi. Grazie a hit come Resta, Oro Nero e Gira Nel Mio Cerchio, 17 Re merita quel posto d’onore tra i dischi alternative che hanno scritto la storia della musica italiana.
Requiem dei Verdena (2007)
I Verdena fanno schifo a coloro che sono rimasti a Valvonauta, ma deve essere chiaro che in Italia un album come Requiem non è mai stato scritto. Dopo aver esplorato post-rock e space-rock, Alberto Ferrari e soci ritornarono con un album grezzo, grunge, stoner e potente. Oggi Requiem è un episodio a sé e ancora oggi rimane un punto fondamentale della carriera della band lombarda.
Gli episodi in cui selezioniamo la musica per la quarantena continuano.