Rap e trap, analisi del fenomeno nel nostro Paese

Il fenomeno del rap e quello della trap fino a pochi anni fa non parevano poter coinvolgere la cultura italiana. Da qualche tempo a questa parte, però, lo scenario è cambiato, e il genere hip hop si è reso protagonista di una vera e propria esplosione a livello mediatico che ha visto il coinvolgimento di una fascia di popolazione sempre più ampia. Al giorno d’oggi, in effetti, non è eccessivo ritenere la scena rap mainstream.

Rap e trap
Rap e trap

Quella volta in cui 1727 Wrldstar rappava per Mussolini e non lo abbiamo ignorato

1727 wrldstar

Sì, ancora una volta su 1727 Wrldstar e ancora una volta su un soggetto che non può nemmeno far parte del trash italiano. Il trash, come il rispetto, devi meritarlo. Da quando è approdato nelle nostre vite con quello schianto sfigatissimo contro il muro in diretta Instagram – frate’, quello non è un incidente, te lo dico – tutti ci siamo accorti che era in arrivo un altro fenomeno.

Il boss è solo

Anche i freaks, un tempo, erano fenomeni. Anche il tizio che sbraita da solo sull’autobus spezzando la quiete e l’individualismo di ognuno, è un fenomeno. Il fenomeno 1727 Wrldstar non è certo la realtà più estrema che i social abbiano vomitato fuori. Prima di lui abbiamo incontrato il suo amichetto Er Brasile, in Sardegna c’era l’incacchioso Christian Pinna e ogni provincia coltiva il proprio finto boss che si spaccia per uno che detiene il potere.

Sì, anche Algero Corretini ti dice “Nun ce stanno problemi, fratelli’, te dico fermete fratelli'”, un po’ per farti capire che devi essergli amico e un po’ per dirti che lui fa quello che vuole. C’è la farsa del padre, poi, che finge di contrastarlo ma che nella sua finta indifferenza crea il supporto per la sua meccanica mentale di imprecisione. Oggettivamente Algero è uno solo. Finché le cose funzionavano con Simona Vergaro poteva dire, a parole sue, di avere una dimensione. Ora non gli resta niente, e noi gioiamo. Sì, perché le donne non si picchiano ma noi abbiamo partecipato alle sue dirette, gli abbiamo dato la benza per non sbrodare in mezzo all’autostrada della viralità, ed eccoci qui.

Mussolini

Senza Instagram né Twitch, 1727 Wrldstar sarebbe rimasto il pischellino disadattato che cantava Mussolini, ma inconsapevole che durante il Ventennio lo avrebbero legato a un treno in corsa dalla parte dei testicoli. Ascoltate quel brano, fatelo. Su, non ripetete il ritornello di “eh ma kosì je dai visibilità frate'”, ma dai che bravo che sei. Ascolta quel pezzo e renditi conto di cosa hai fatto.

Ho preso la tua tipa, uh
Ci ho fumato al bagno una siga, ya
Ha preso il ca–o e lo voleva
Ha preso il ca–o e lo sognava
Ha preso il ca–o e lo chiedeva

Roba da Duce, proprio, un manifesto politico che lui stesso aveva definito satirico, anche se non ha mai nascosto la sua passione per l’estrema destra. Che poi, che ne può sapere un Angelo Corretini di “satira”? Uno che picchia le donne, figlio di un padre che dice che “una pizza può scappa’”, che può saperne di satira, Cristo?

Poteva rimanere nel dimenticatoio, dopo quello schifo cacofonico di Mussolini, ma quelli che dicono “ok boomer” se critichi un sedicente rapper, l’hanno avuta vinta. Ed eccovi 1727 Wrldstar, il vostro orrore preferito.

Ascolta Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez – Testo

Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez anticipa un nuovo album di Federico Lucia? Non si sa, ma il rapper milanese nella mezzanotte del 15 maggio 2020 ha lanciato un nuovo singolo, un ritorno alla musica dopo i fasti de Le Feste Di Pablo con Cara e che a questo giro lo vede diviso tra flow tagliente e ritornello melodico, su un tappeto musicale quasi dance.

Il rapper aveva anticipato l’uscita del nuovo singolo il 14 maggio pubblicando un’anteprima sul suo canale Instagram nella quale faceva ascoltare i primi secondi della canzone. Recentemente Fedez ha avuto un diverbio con il Codacons a seguito delle donazioni al San Raffaele di Milano offerte insieme a sua moglie Chiara Ferragni.

Di seguito il testo di Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez.

Ad affittare il mio castello non diventi re, ma per caritè
Faccio piovere sul tuo vino démodé
Non mi fotti neanche in caso tu rinasca me
Sei Medioevo, non Rinasci-me’ Mania
Tatuato in policromia
Ho le vele e quindi volo come Scampia
Troppo zucchero sotto la mia lingua
Vai via, vai via, vai via
Maresciallo, suvvia, quella roba? Non mia
Permette la domanda, è mai stato alla Diaz?
Okay, non mi fido neanche della famiglia
Non bevo se è già aperta la bottiglia

(Ahi-ahi-ahi-ahi) Mi fanno le foto mentre muoio
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Cristo, come devo fare?
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Io vorrei sentirmi solo qui
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi

Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, per ogni bandito una macchina blu

Nella mia macchina i vetri non sono
Mai stati l’unica cosa fumé
Mi dici le cose cattive, abrasive
Ma dai, e mi fanno ridere
Sesso facile col sesso debole
Siamo tutti giochi di pote’
Il tuo corpo sopra il mio parquet
Sei venuta o sono lacrime?

(Ahi-ahi-ahi-ahi) Mi fanno le foto mentre muoio
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Cristo, come devo fare?
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Io vorrei sentirmi solo qui
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi

Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi
Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, per ogni bandito una macchina blu

Sparatoria al concerto Lil Baby in Alabama, uno scontro violento tra l’entourage e i promotori (video)

Una sparatoria al concerto di Lil Baby ha scatenato il panico tra il pubblico. Il rapper si stava esibendo alla Bill Harris Arena di Birmingham, in Alabama, quando a un certo punto si è aperto lo scontro nel backstage tra alcuni appartenenti all’entourage dell’artista e i promoter dell’evento.

L’accaduto è riportato dalla stampa locale. L’episodio è avvenuto alle 22:20 nella notte tra sabato 7 marzo e domenica 8. Dietro le quinte della venue durante la quale si stava esibendo Lil Baby è scoppiato un alterco tra alcuni membri dello staff del rapper e i promoter dell’evento, una lite poi degenerata in rissa per poi passare all’esplosione di colpi da arma da fuoco. La sparatoria ha provocato un ferito che è subito stato trasferito all’UAB Hospital.

Come riferisce il sergente Rod Mauldin, il ferito si trovava in condizioni critiche ma la sua situazione ora risulta stabile. Non è ancora chiaro quale sia stata la causa della lite e lo stesso Mauldin, a tal proposito, riferisce alla stampa locale che gli inquirenti stanno investigando per ricostruire l’accaduto.

In un video postato sui social possiamo vedere le persone coinvolte azzuffarsi al bordo del palco per poi nascondersi dietro le quinte. In quel momento la musica si interrompe, ma al suono di uno sparo il pubblico si spaventa e scatta il fuggi-fuggi generale. La Polizia ha dunque presidiato la location, ha interrotto il concerto e tutte le persone presenti sono uscite all’esterno.

In questo momento la stampa sta tentando di contattare Lil Baby, ma senza risultati. In queste ore non è ancora possibile risalire al responsabile dello sparo né ricostruire l’accaduto per risalire ai motivi dei disordini. Per il momento, dunque, non ci sono arresti. Il pubblico, in ogni caso, ha abbandonato la Bill Harris Arena dopo lo sparo e per fortuna non si sono registrati altri feriti a seguito della fuga concitata dalla venue.

Il rapper, il cui vero nome è Dominique Armani Jones, per il momento non ha rilasciato dichiarazioni nemmeno sui suoi canali social. Le indagini della polizia sulla sparatoria al concerto di Lil Baby sono ancora in corso, come riferisce il sergente Mauldin.

Inoki e Darko, due rapper che hanno qualcosa in comune oltre la musica

La musica e il mondo del gioco d’azzardo presentano molteplici legami, molti di più di quello che si potrebbe immaginare, specialmente con il gioco del poker. Sì, perché numerosi esponenti di questo genere, sia italiani che soprattutto oltre oceano, hanno dimostrato spesso e volentieri di nutrire una grande passione verso questa disciplina.

rap
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Junior Cally a Sanremo, parla Enzo Mazza della FIMI: “No censure, il rap ha un linguaggio crudo”

La presenza di Junior Cally a Sanremo tra i Big della kermesse che avrà luogo dal 4 all’8 febbraio 2020 ha scatenato polemiche. A sollevare la voce più grossa è stato il presidente della Rai, Marcello Foa, che in una nota ha considerato “eticamente inaccettabile” la presenza del rapper durante il Festival della Canzone Italiana, che con questa edizione raggiunge il 70° appuntamento.

Foa, infatti, scrive:

Il Festival, tanto più in occasione del suo 70.esimo anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani.

Non manca la polemica con il direttore artistico Amadeus, che viene invitato da Foa a riportare il Festival nella giusta dimensione. La stessa protesta è stata sollevata da una lettera presentata da 29 deputate indirizzata alla commissione di vigilanza sulla Rai, all’amministratore delegato Salini, al consiglio di amministrazione di viale Mazzini e all’Usigrai. Tra le firmatarie compaiono Laura BoldriniMarianna Madia del PD e Rossella Muroni di Liberi E Uguali. Nella lettera, inoltre, le firmatarie invitano il direttore artistico del Festival a chiedere scusa alle donne per la frase pronunciata durante la conferenza stampa verso Francesca Sofia Novello.

Il seme della discordia è stata, soprattutto, la carriera di Junior Cally. Al centro delle polemiche troviamo i suoi testi, che in casi come Strega il rapper canta: Si chiama Gioia perché fa la tr..a. Questa non sa cosa dice, porca tr..a quanto c…o chiacchiera. L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera“. 

Per difendere la presenza di Junior Cally Sanremo, tuttavia, è intervenuto in queste ore Enzo Mazza, amministratore delegato della Federazione dell’Industria Musicale (FIMI) con una comunicazione inviata all’ANSA:

Quando si affrontano questioni che riguardano la creatività artistica, è evidente che si debba procedere con la massima cautela per evitare fenomeni di vera e propria censura. Il rap, e più in generale la musica urban, è costituito da forme di linguaggio spesso molto crude e dirette. È un genere musicale che non a caso, prima negli Stati Uniti, poi in Europa e Italia, ha goduto di un crescente successo tra le nuove generazioni. Streaming e smartphone ne hanno amplificato l’audience tra millennial e generazione Z.

Negli ultimi anni il Festival ha cercato di avvicinarsi ai giovani e ha dovuto necessariamente fare i conti con un repertorio ‘difficile’ per il pubblico tradizionale. Ma è un’evoluzione irreversibile della quale bisogna comprendere gli scenari nei quali si sviluppa e il linguaggio che si traduce poi in musica e in liriche. Per i teenager di oggi i rapper sono spesso ciò che per le nostre generazioni hanno rappresentato Battisti, De André o i Pink Floyd.

Le polemiche sulla presenza di Junior Cally a Sanremo non sembrano destinate a spegnersi.

Che brutta piega sta prendendo il rap italiano

Per uno valido ce ne sono dieci che rovinano l’ambiente. D’altronde, succede sempre così quando un genere di nicchia balza agli onori della cronaca.

Il Rap Italiano della seconda ‘Golden Age’ (la prima è quella vissuta dai pionieri a cavallo degli anni novanta) è un fenomeno variegato. Fa tendenza, fa i numeri, fa scalpore ma suscita anche numerosi scandali. In media uno ogni due settimane.

Tutti si chiedono di chi è la colpa, ma nessuno vuole assumersela. Perché farlo, poi? Apparentemente le cose vanno a gonfie vele. Fabri Fibra collabora con Elisa e Neffa per il suo nuovo album in uscita, Marracash conduce gli Mtv Days, i Club Dogo fanno uno loro reality in tv, stimolando orde di ragazzini a vivere come loro. La tendenza, in poche parole, c’è e si percepisce.

Come se il tutto fosse una grande bolla. I problemi sono due: il primo riguarda alcuni personaggi ambigui che gravitano in questa grande bolla. Il secondo concerne il fatto che ogni bolla, prima o poi, scoppia.

E al rap italiano, ciò, è già capitato, proprio dopo la prima ‘golden age’. Ben diversa dalla seconda, intendiamoci. Se facessimo una classifica delle 10 peggiori canzoni di rap italiano ce ne accorgeremmo all’istante.

Già, perché questa è l’era delle Sara Tommasi che si svegliano un giorno e decidono di fare un album rap (facendosi aiutare peraltro da un nome storico dell’ambiente, quel Flycat che qualcuno ricorderà come rapper e come capostipite della primissima generazione di writer milanesi). A tal proposito, avete visto il video rap di Sara Tommasi?

Ma è anche l’era in cui Morgan parla ad X-Factor del rap, facendo nomi e cognomi, dimostrando di avere un po’ di confusione in termini di terminologia e di avere alcuni ‘buchi’ a livello culturale. Ascoltare per credere..

Come se non bastasse, è un periodo in cui regna il ‘tormentone’. Tutti cercano il tormentone, pochi salvaguardano la qualità. I tormentoni si sa, sono merce per i discount, ben confezionati fuori ma poco nutrienti dentro.

Merito (o demerito, dipende dalle prospettive) dei numeri e della possibilità di ‘guadagnare’ con questa musica?

Così, per forza di cose, la domanda sulla brutta piega che sta prendendo il rap italiano, andrebbe rivolta tanto agli ascoltatori quanto agli addetti ai lavori.

Il vero rap italiano non è e non può essere rappresentato da Sara Tommasi, né può farsi carico della pseudo-ignoranza in materia di Morgan per restare sulla cresta di un’onda che imbarca fenomeni da Youtube, veline e personaggi che si vantano di avere uno Zio d’America. Il vero rap italiano, insomma, dovrebbe e potrebbe fare a meno dei suoi sotto-generi di consumo.

 

Meglio prima: il video ufficiale di J-Ax

Eccolo qui, fresco fresco di editing, il nuovo video di J-Ax, Meglio prima, di cui già vi avevamo presentato audio e testo qualche giorno fa. Avere quasi quarant’anni e non sentirli ma, soprattutto, avere la voglia di parlare ai giovani di com’era la vita quando si era loro coetanei e comunicare, quasi come fosse un Nostradamus del rap, divertenti previsioni sulle generazioni che verranno e la società che farà da sfondo. Scanzonato e divertente nel video di J-Ax compaiono Barbie, King Kong, immagini in bianco e nero ed effetti speciali… Godetevelo dopo il salto!

Copy, Paste – Diggy – Video, testo e traduzione

Diggy è un cantante rapper americano e nonostante i suoi sedici anni di età è sicuramente un performer molto apprezzato. Copy, Paste è il suo nuovo singolo ed è già stato notato da Mtv.com che ha ultimamente ha dedicato ampio spazio al giovane rapper e leggendo l’elenco delle collaborazioni che il giovane cantante ha già firmato non è certo una novità che il panorama musicale gli abbia dato un caloroso benvenuto: Diggy ha già firmato singoli e collaborazioni con Khalil rivedendo alcuni pezzi di 50 Cent e Nas.

Better with the lights off – New Boyz (Ft. Chris Brown) – Video, testo e traduzione

Better with the lights off è il nuovo singolo del duo musicale New Boyz, un duo hip hop californiano composto da Earl Benjamin e Dominic Thomas, in arte Ben J e Legacy. In singolo, che vede anche la collaborazione di Chris Brown, è inserito nell’ultimo album del gruppo, Too Cool to Care, pubblicato lo scorso 17 maggio di quest’anno, un disco composto da 16 pezzi, un mix esplosivo hip hop e rap. Dopo il salto il video ufficiale, il testo e la traduzione del pezzo.